“Mani legate” – difficoltà di aderenza terapeutica in ADHD con gravi comorbidità: tante domande e quali risposte?


Relatrice: Chiara Gori, referente.milanosud@associazioneaifa.it
Specialista in Neurologia, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione.

La traiettoria evolutiva dell’ADHD di per sé non sempre espone a difficoltà sul piano giuridica circostanza ben più frequente in caso di associazione con gravi comorbidità come disturbi di personalità, disturbi bipolari e disturbi da abuso di sostanza (SUD).

In tali situazioni vi è maggiore probabilità di mancanza di aderenza terapeutica da parte dei pazienti, essa stessa parte di una percezione alterata della propria situazione clinica e di una difficoltà di lettura da parte del paziente della propria compromissione patologica.

In parallelo vi è il problema della transizione cioè il passaggio dai servizi di Neuropsichiatria infantile ai servizi psichiatrici per adulti.

È importante lavorare con i pazienti quindi nella comprensione della loro scelta, del loro stato emotivo e del significato associato alle loro azioni.

Cosa vuol dire per un paziente interrompere l’assunzione del farmaco?
Perché lo fa?
Quali sono i rischi per la sua famiglia?

Queste sono le domande principali che ci si dovrebbe porre in queste situazioni. Questo porta ad un difficile dilemma tra il rispetto delle scelte di vita individuali e la tutela di questi pazienti nel momento in cui tali scelte creano pericolo per sé stessi e le famiglie che con fatica li seguono.


Buona visione del video di ““Mani legate” – difficoltà di aderenza terapeutica in ADHD con gravi comorbidità: tante domande e quali risposte?”:
https://youtu.be/Q1se-GRmthQ

Puoi scaricare le slide da: http://bit.ly/414WKqe

E per rimanere aggiornati iscrivetevi al canale YouTube di AIFA APS:
https://www.youtube.com/@aifaaps