ADHD nella popolazione detenuta: traiettorie evolutive e possibilità di trattamento


Relatrice: Irene Strada, irenestradapsicologa@gmail.com
Psicologa, psicoterapeuta ASST Santi Paolo e Carlo, professore a contratto Università degli Studi di Milano

L’ADHD è un quadro clinico altamente rappresentato nella popolazione detenuta, infatti la letteratura internazionale individua una prevalenza dell’ADHD in carcere tra il 25 e il 45%.

Ad oggi, sono limitati gli studi che indagano la presenza del disturbo nel campione ristretto italiano: la ricerca si pone l’obiettivo di valutare la prevalenza dell’ADHD e l’associazione tra il disturbo e l’abuso di sostanze e la lunghezza della condanna.

Seppur preliminare, lo studio sottolinea l’importanza della diagnosi di ADHD anche nella popolazione detenuta, al fine di evitare un effetto negativo cumulativo sul funzionamento del soggetto ristretto.

Si evidenzia inoltre la necessità di individuare programmi terapeutici specifici, che possano implementare le capacità interpersonali ed intervenire sul rischio di recidiva e, non da ultimo, sull’abuso di sostanze.


Buona visione del video di “ADHD nella popolazione detenuta: traiettorie evolutive e possibilità di trattamento”:
https://youtu.be/EXRuSiCibPg

Puoi scaricare le slide da: http://bit.ly/3m6Oirz

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