========= AIFAnewsletter n.91 del 28/09/2004==============================
In questo numero:
1. L’AIFA ENTRA NELLE SCUOLE
2 .UN CORSO DI FORMAZIONE SULL’AUTO/MUTUO AIUTO
2. RASSEGNA STAMPA
4. L’AIFA RICEVE L’ALTO PATROCINIO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ PER
IL 3° CONVEGNO NAZIONALE
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L’AIFA ENTRA NELLE SCUOLE
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Due importanti appuntamenti rivolti al mondo della scuola sono stati
promossi dall’AIFA, nell’ambito di un progetto che si propone la conoscenza
e la formazione degli operatori sul disturbo da deficit di
attenzione/iperattività.
Il primo a Benevento, un corso a numero chiuso, teorico-pratico, il secondo a
Massa Carrara.
Un sentito ringraziamento del Consiglio Direttivo dell’AIFA a Massimo e
Daniela Micco, referenti per Benevento e a Laurita e Francesco Menzera,
referenti per Massa.
Dalla Stampa…
IL MATTINO – Sabato 25 Settembre 2004
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CORSO ALLA SCUOLA «BOSCO LUCARELLI»
Alunni distratti, un problema.
I docenti s’interrogano anche sulla iperattività dei ragazzi.
“Teacher-training” sul disturbo da deficit di attenzione e iperattività
(Adhd). Se n’è parlato alla scuola secondaria di primo grado “Bosco
Lucarelli”.
Una iniziativa che sarà articolata in più fasi. Si è svolto il primo
incontro di formazione per docenti sul delicato tema del deficit di
attenzione e iperattività (Adhd) e dei disturbi legati
all’apprendimento(Dsa).
Il piano di aggiornamento, articolato su quattro incontri, prevede una fase
teorica sugli aspetti epidemiologici, evolutivi e prognostici del disturbo
Adhd ed una fase laboratoriale di ricerca-azione per l’approfondimento di
casi di studio. L’obiettivo del corso è quello di fornire ai docenti
informazioni specifiche su problemi legati a disturbi di labilità
dell’attenzione ed ipercinecità comportamentale e di promuovere, allo stesso
tempo, strategie educative e didattiche atte a rafforzare i comportamenti
positivi dell’alunno affetto da Adhd.
All’incontro di apertura, il dirigente scolastico Rinaldo Angiolelli ha dato
il benvenuto agli esperti dell’A.I.F.A. (Associazione Italiana Famiglie
ADHD), Raffaele D’Errico e Rossella Stornaiuolo, e al referente della
sezione provinciale di Benevento, Massimo Micco.
La proposta progettuale discussa e sperimentata dal gruppo di lavoro è stata
vissuta dai presenti con entusiasmo, perché le conoscenze teoriche hanno
trovato campo di applicazione reale in ambiente simulato. Gli altri
appuntamenti in calendario riguardano problematiche relative allo studio e
alla risoluzione di particolari situazioni comportamentali in classe. Si
alterneranno al tavolo operativo, oltre agli esperti già citati, Agostino
Basile, Lucia Ionta, Simona Luongo, tutti esperti di chiara fama in campo
psico pedagogico.
Se le premesse del corso di formazione troveranno conferme sul piano
operativo d’intervento, all’iniziativa non può che arridere il successo
atteso, insieme alla soddisfazione degli operatori della scuola media Bosco
Lucarelli per aver approcciato a fini didattici, prima nella Provincia di
Benevento e non solo, un campo di indagine, ancorché vecchio, pressoché
inesplorato.
do.fa.
CONTESTAZIONE AL SEMINARIO SULL’ADHD A MASSA CARRARA
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In occasione del secondo appuntamento del seminario regionale sull’ADHD che
si è svolto a Massa Carrara e promosso dall’AIFA provinciale c’è stata una
protesta da parte del “Comitato di base contro la Psichiatria” un gruppo di
attivisti antipsichiatri. Alla contestazione hanno partecipato Roberto Sani,
consigliere circoscrizionale di Rifondazione Comunista ed il “Social Forum”
di Cecina. Alberto Mari, uno dei rappresentanti del gruppo, ha affermato che
“l’ADHD è una invenzione degli psichiatri allo scopo di vendere il Ritalin”.
Il partito intervistato nega l’appoggio e la condivisione all’intervento di
Roberto Sani considerato del tutto personale.
La rassegna stampa:
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Protesta contro i farmaci per bambini
Il Tirreno 24/09/2004
Pagina 2 – Massa – Carrara
MASSA. Si è svolto alla Media Don Milani il secondo appuntamento del
seminario regionale sull’Adhd, il cosiddetto disturbo da deficit di attenzione e iperattività,
organizzato dall’AIFA, l’associazione delle famiglie di bambini che hanno questo disturbo. Il
seminario ha visto la partecipazione di relatori esperti come lo psicologo Fabio Celi, la
pedagogista Federica Bibbiani e la neuropsichiatria Silvia Bestini. Si è parlato di come questo
disturbo vada affrontato, di come si debba intervenire all’interno di una classe quando c’
è un bambino con questo problema e di molte altre cose. Ma c’è stata anche una protesta da
parte di un gruppo di attivisti antipsichiatri.
La scuola, a quanto è emerso, sarebbe il contesto in cui il bambino con
sindrome Adhd trova maggiori difficoltà e spesso gli insegnanti si trovano senza adeguati
strumenti tecnici ed emotivi di sostegno.
«Con il seminario – ha spiegato Laurita Ricci, referente regionale dell’
ifa – abbiamo voluto trasmettere nozioni certe su questa patologia ancora poco conosciuta: cosa
è, come si manifesta, come si diagnostica e come si può intervenire per offrire un valido aiuto ai
bambini affetti da tale disturbo».
Si è trattato di un secondo seminario – il primo si è svolto il 26 maggio
scorso – al quale ha partecipato anche l’assessore alle politiche del comune di Massa Osvaldo
Bennati e che ha visto anche una pacifica protesta da parte del “comitato di base contro la
Psichiatria”.
Una protesta perché – come ha spiegato uno dei rappresentanti del gruppo, Alberto Mari-
«Secondo noi questa malattia è una invenzione degli psichiatri, il disturbo dell’attenzione o
iperattività, malattia di cui secondo loro hanno sofferto i più grandi artisti e scienziati del mondo tra
i quali Beethoven, Picasso, Leonardo Da Vinci, Galileo, Newton. Questa malattia è stata creata per
vendere quella che noi riteniamo una vera e proprio “droga” legale il Ritalin. E’ semplicemente
ridicolo – ha proseguito -pensare che il disturbo dell’attenzione sia considerato una malattia e non una
umanissima reazione ad una scuola sempre meno attenta alle esigenze del singolo alunno».
I rappresentanti del comitato hanno chiesto a fine seminario di poter
intervenire per spiegare le loro motivazioni.
«Più di 6 milioni di bambini americani – ha aggiunto – sono ormai sotto l’effetto del
metilfenidato, derivato dalle anfetamine. La Fda, ha dato il via libera all’
uso di questa sostanza sui bambini pur se i suoi funzionari sono stati costretti ad ammettere che non
esiste una prova scientifica dell’esistenza della malattia, ma per i soldi a quanto pare – ha
concluso Alberto Mari – si fa tutto, anche contro milioni di bambini e noi ci battiamo affinchè questo
non accada anche in Italia».

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I ‘comitati’ attaccano: «Malattia inventata» L’Aifa: «Patologia seria, va
curata in tempo»
La Nazione 24/09/2004
MASSA CARRARA – Cronaca massa, pagina V
MASSA – «E’ pazzesco ‘curare’ bambini semplicemente vivaci con
psicofarmaci». Roberto Sani,
consigliere circoscrizionale di Rifondazione Comunista, si è unito ieri alla
contestazione del
‘Comitato Antipsichiatrico’ di Pisa e del ‘Social Forum’ di Cecina. «Ci
battiamo da anni contro la
psichiatria – ci hanno detto questi ultimi – perché la riteniamo un’
invenzione. E l’Adhd è
l’ennesima invenzione degli psichiatri statunitensi a scopi economici, cioè
per vendere farmaci
come quello che negli Usa viene somministrato ai bambini ‘affetti’ dall’
Adhd: una vera e propria
droga con effetti devastanti». Da parte sua, l’Aifa precisa che «l’Adhd è un
disturbo reale che non si
configura nella semplice vivacità o distrazione dei bambini ‘normali’ quanto
in un disturbo che
impedisce di selezionare gli stimoli, pianificare le proprie azioni e
controllare i propri impulsi. Un
bambino con l’Adhd ignorato diverrà un adolescente con gravi disagi
psichiatrici ed un adulto
maggiormente esposto a disturbi di condotta, depressivi od ansiosi».

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2. UN CORSO DI FORMAZIONE SULL’AUTO/MUTUO AIUTO
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Corso di formazione Erickson
I gruppi di auto/mutuo aiuto
TRENTO, 10-11-12 novembre 2004
L’auto/mutuo aiuto è un’importante risorsa nell’ambito della protezione e
promozione della salute: può essere la base per nuovi modi di fronteggiare
situazioni di dipendenza o di disagio personale e/o familiare, per
autodeterminarsi, umanizzare l’assistenza sociosanitaria e migliorare il
benessere della comunità.
In collaborazione con Associazione AMA (www.automutuoaiuto.it)

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3. RASSEGNA STAMPA
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Reuters U.S. – “Study: ADHD costs Americans 77$ billion in lost income”
L’ADHD costa agli americani adulti che soffrono di questo disturbo circa 77
miliardi di dollari all’anno in termini di profitti persi. È quanto ha
affermato il dott. Joseph Biederman, ricercatore di Harvard. Il calcolo
tiene conto di licenziamenti, profitti più bassi, maggiori percentuali di
casi di divorzio e maggior numero di incindenti stradali.
Study: ADHD Costs Americans $77 Billion in Lost Income
Reuters U.S. 10/09/2004 00:16
NEW YORK (Reuters) – Attention deficit hyperactivity disorder costs
Americans suffering from the
condition about $77 billion in lost income a year, more than the total costs
of drug abuse or
depression, a Harvard researcher said on Thursday.
Usually considered a childhood disorder, ADHD also affects about 8 million
U.S. adults and is
linked to job loss, lower income, higher divorce rates and more driving
accidents, said Dr. Joseph
Biederman, professor of psychiatry at Harvard Medical School.
“It has been shocking to me when we calculate the economic impact of this
condition,” said
Biederman, speaking at an American Medical Association briefing in New York.
“ADHD is one of the
costliest medical conditions that we have.”
By comparison, the direct and indirect costs of drug abuse are estimated at
$58.3 billion a year,
depression about $43.7 billion, and alcohol abuse about $85.8 billion, he
said.
About 3 to 5 percent of adults suffer from ADHD and most do not know they
have it, he said.
“Unless someone asks the key questions to make a diagnosis, diagnosis is
impossible,” he said.
Researchers’ figures were based on the lower incomes reported by ADHD
sufferers compared with
the general population and estimating the number of Americans with the
disorder.
High school graduates with ADHD had household incomes about $10,800 lower
than those without
the disorder, he said. For college graduates, household incomes were about
$4,300 lower.
ADHD sufferers were less likely to finish high school or go to college and
less likely to have a full-time
job, he said.
The results were based on a spring 2003 survey of 500 adults with ADHD.
“The symptoms of ADHD are very visible to employers,” Biederman said. “Many
of these adults
report, for example, that they are the last ones to be considered for
promotions.”
Symptoms were often the same as in children, such as difficulty following
through on a task and
being easily distracted, Biederman said.
Properly treated, adult ADHD sufferers can complete degrees, get jobs and
secure their financial
future, he said.
As many as 60 percent of children with ADHD still struggle with some
symptoms in adulthood, said
Rafael Klorman, a professor and director of clinical training at the
University of Rochester.
Adults not treated as children and are more likely to suffer from additional
disorders such as anxiety
and depression than the general population, he said.
Although research on adult ADHD is at an early stage, the same medications
used for children
appear to be successful on adults, Klorman said.
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BBC online – “ADHD parents are also affected”
Una ricerca dell’University of Wales ha indicato che i genitori dei bambini
che soffrono di ADHD, spesso mostrano gli stesso sintomi dei loro figli. Gli
esperti hanno anche sottolineato l’origine genetica del disturbo. Il prof.
Eric Taylor del Britain’s Institute of Psychiatry sostiene che il disturbo
ha una componente genetica delll’80% ed è generato non da un gene soltanto
ma da un effetto cumulativo di più geni. La scansione del cervello di
bambini ADHD confrontata con quella di bambini normali mostra differenze
sostanziali. Il professore sostiene che i bambini ADHD hanno una probabilità
4 volte superiore ai bambini normali di sviluppare malattie mentali in età
adulta.
ADHD parents ‘are also affected’
BBC online 09/09/2004 12:10
Parents of children with attention deficit hyperactive disorder (ADHD),
often show signs of the
condition themselves, research has suggested.
Parents of children with attention deficit hyperactive disorder (ADHD),
often show signs of
the condition themselves, research has suggested.
University of Wales at Bangor researchers said this made dealing with their
child’s condition more
difficult.
But they told the British Association of Science conference in Exeter advice
could help parents
manage their own symptoms and their children’s.
Experts also presented more evidence on the genetic causes of the disease.
” Those parts of the brain that are under active are those that we use for
stopping ourselves, for
holding ourselves back ”
Professor Eric Taylor, Institute of Psychiatry
Dr David Daley, who led the research, said: “Parenting a child with ADHD
when you have
symptoms yourself must be the most difficult thing to do.”
But he added: “If you give parents of pre-school children constructive
advice about how they should
manage their child’s ADHD symptoms, for the majority of those parents, their
own ADHD symptoms
were significantly reduced.”
The research also showed that symptoms in the child are reduced using this
method, relative to
counselling and other treatments.
‘Less developed’
The conference also heard further evidence of the genetic basis for the
condition.
Professor Eric Taylor of the Institute of Psychiatry said the disorder had a
genetic component of
around 80%, but that ADHD was not caused by one gene, but by the cumulative
effect of several,
which had small effects.
He said scans showed real differences in the brains of children with the
condition.
Magnetic Resonance Imaging (MRI) scans found they tended to have smaller
right frontal lobes, a
small vermis (a feature of the brain region known as the cerebellum) and
some regions of the basal
ganglia are also smaller.
Professor Taylor said: “Those parts of the brain that are under-active are
those that we use for
stopping ourselves, for holding ourselves back.”
He said only a third of children with the severe form of the disorder were
receiving medication.
“It is under-recognised because of people with a severe problem that need
medication, only about
a third of them are getting it.”
Researchers from the institute followed children from the age of seven who
displayed hyperactive
behaviour but had not been diagnosed with a disorder.
They then followed them until they were aged 17.
It was found that those children had a four-fold increase in the likelihood
of developing a mental
disorder.
Around 250,000 in children in Britain are believed to have ADHD. Around
80,000 have the more
severe form of the disorder.
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Xagena – “L’Atomoxetina, farmaco di prima linea nel disturbo da deficit di
attenzione e di iperattività”
L’American Academy of Child and Adolescent Psichiatry (AACAP) ha pubblicato
le linee guida sulla diagnosi ed il trattamento del disturbo da deficit di
attenzione ed iperattività (ADHD). Le linee guida comprendono
raccomandazioni per il trattamento con Atomoxetina (Strattera) come terapia
di prima linea.
L’Atomoxetina , farmaco di prima linea nel disturbo da deficit di attenzione
e di iperattività
Xagena 09/09/2004 10:07
(Xagena – Pediatria) – L’American Academy of Child and Adolescent Psichiatry
(AACAP) ha pubblicato le linee guida sulla diagnosi ed il trattamento del
disturbo da
deficit di attenzione ed iperattività (ADHD).
Le linee guida comprendono nuove raccomandazioni per il trattamento con
Atomoxetina (Strattera) come terapia di prima linea per l’ADHD.
L’Atomoxetina è un inibitore selettivo della ricaptazione della
norepinefrina.
Non è noto come il farmaco riduca i sintomi nel deficit di attenzione ed
iperattività.
Si ritiene che la norepinefrina, detta anche noradrenalina, svolga un
importante ruolo nel regolare l’attenzione, l’impulsività ed i livelli di
attività.
L’Atomoxetina non deve essere assunta contemporaneamente, o entro 2
settimane, da un inibitore della monoamino-ossidasi (MAOi), ed è
controindicata nei pazienti con
glaucoma ad angolo stretto.
I pazienti con storia di ipertensione o di ipotensione, frequenza cardiaca
aumentata o in generale
con malattia cardiovascolare dovrebbero avvertire il proprio medico curante
prima di assumere l’ Atomoxetina.
Non esistono dati riguardo all’impiego dell’Atomoxetina nei bambini d’età
inferiore ai 6 anni o nei pazienti geriatrici.
Alcuni bambini che assumono Atomoxetina possono andare incontro a perdita di
peso.
I più comuni effetti indesiderati riscontrati nei bambini e negli
adolescenti nel corso del trattamento
con Atomoxetina sono: riduzione dell’appetito, nausea, vomito, capogiri,
affaticabilità, cambiamenti d’umore.
Negli adulti le più comuni reazioni avverse sono: costipazione, secchezza
delle fauci, nausea, riduzione dell’appetito, capogiri, disturbi del sonno,
disturbi sessuali,
disturbi della minzione e crampi mestruali. (Xagena).
Per ulteriori informazioni visita Xagena.it
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La Nazione – Riflettori sul disturbo d’attenzione seminario regionale per
docenti – Si svolgerà domani, alla scuola media “Don Milani” in via Pisa a
Marina di Massa, la seconda giornata del primo seminario regionale per
insegnanti organizzato dall’Aifa della Toscana e della provincia di Massa
Carrara in collaborazione con il Coordinamento dei Dirigenti Scolastici di
Massa Carrara e l’Azienda Usl 1.
Riflettori sul disturbo d’attenzione Seminario regionale per docenti
La Nazione 22/09/2004
MASSA CARRARA – Primo piano massa, pagina III – SINDROME ADHDDomani alla
scuola «Don
Milani»
MASSA – Domani, alla scuola media «Don Milani» in via Pisa a Marina di
Massa, si svolgerà la
seconda giornata del primo seminario regionale per insegnanti organizzato
dall’Aifa (Associazione
Italiana Famiglie Adhd) della Toscana e della provincia di Massa Carrara in
collaborazione con il
Coordinamento dei Dirigenti Scolastici di Massa Carrara e l’Azienda Usl 1.
La giornata doveva
svolgersi il 28 giugno scorso, ma era stata rinviata per motivi
organizzativi e si svolgerà domani.
Com’è noto, l’Adhd è un disturbo dell’attenzione di cui soffrono alcuni
bambini: di esso si è parlato
anche durante un convegno svoltosi all’Apt. Fra i relatori psicologi,
pedagogisti, neuropsichiatri
infantili e medici. I lavori saranno aperti dagli assessori comunali Osvaldo
Bennati e Fabrizio Panesi
e dal coordinatore dei dirigenti scolastici di Massa Carrara, professor
Silvio Gianfranceschi.
L’iscrizione è gratuita e va effettuata alla scuola media «Don Milani»
(telefono 0585 / 24.26.90, fax
0585 / 86.53.94). Per informazioni, 347 / 27.69.016.
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KataWeb News – “Disturbi psichici per 1 bimbo su 10, Ist. Medea difende
studio”
Disturbi psichici per 1 bimbo su 10, Ist. Medea difende studio
KataWeb News 12/09/2004 16:47
Secondo l’Istituto Eugenio Medea di Milano, in Italia un preadolescente su
dieci è affetto da disturbi
psichici. Il dato è emerso dal progetto Prisma (progetto italiano di salute
mentale adolescenti)
finanziato dal ministero della Salute, i cui risultati sono stati resi noti
mercoledì scorso.
Lo stesso istituto, in seguito ad alcuni articoli usciti sull’argomento,
interviene per meglio precisare i
vari aspetti dell’inchiesta. Questo anche per ribattere a certe valutazioni
sui metodi seguiti
nell’indagine e a ipotesi sulla possibilità che lo studio fosse indirizzato
anche all’introduzione del
Ritalin, un medicinale molto discusso.
Nel suo intervento, l’associazione “La Nostra Famiglia” dell’Istituto Medea
di Milano, ricorda che “il
nuovo padiglione che verrà inaugurato si occuperà di ricerca, cura e
riabilitazione di bambini affetti
da sindromi rare, esiti di traumi cranici, tumori cerebrali, malattie
neuromuscolari e paralisi cerebrali
infantili”.
“Non si tratta – si sottolinea nella nota – di “padiglioni da inaugurare e
scatole di medicinali da
acquistare”, ma di una struttura che accoglierà bimbi gravissimi, quei
bambini sui quali, purtroppo,
la società ha deciso di investire poco o niente. Da tener presente che il
nostro Istituto Scientifico è il
maggiore in Italia per quanto concerne la riabilitazione in età evolutiva”.
L’intervento prosegue rilevando che “gli strumenti utilizzati per l’indagine
non sono un’invenzione
dei nostri ricercatori, ma si tratta della CBCL 6-18 (Achenbach & Rescorla,
2001) [Child Behaviour
ChekList], in assoluto la checklist più utilizzata nel mondo per studi sul
disagio psicologico in età
evolutiva, e della DAWBA (Development and Well Being Assessment), intervista
semi-strutturata
preparata dal Prof. Goodman, ricercatore del gruppo di maggiori epidemiologi
inglesi (Rutter)”.
“Le famiglie “campione” – continua la nota – non sono state irretite da
“banditori di mercato”: c’è
stato un primo contatto dei nostri ricercatori con le scuole, che erano
ovviamente libere di accettare
o meno la proposta di indagine. Sono seguiti poi due diversi step con le
famiglie disponibili a farsi
intervistare: anche qui c’è stata, naturalmente, la piena libertà di
accettare o abbandonare lo
screening in ogni diversa fase”.
L’intervento contesta quindi la tesi “preconcetta” secondo cui la ricerca
sia stata effettuata per
introdurre il Ritalin in Italia, rilevando che così facendo si manipolano i
risultati dell’indagine,
confondendo ansia, depressione e adhd: “Se il totale dei disturbi ammonta a
circa il 9 per cento, l’
adhd si attesta sul 2 per cento. I dati in questo senso sono nettamente
inferiori alla media europea e
americana: quale ricercatore in malafede andrebbe mai contro l’aspettativa
stessa della sua
ricerca?”.
Nel suo intervento l’Istituto sollecita a non confondere “i bambini affetti
da adhd con i bambini
“distratti e a volte irrequieti”: una diagnosi corretta, invece, differenzia
quelli che sono “semplici”
problemi di attenzione o di irrequietezza (la sindrome del bambino
“pierino”) dalla vera e propria
malattia che si presenta con un corteo di sintomi ben identificabile”.
_________________________
La Provincia di Sondrio – “Intervista a Massimo Molteni, neuropsichiatria
infantile e responsabile della linea di ricerca di psicopatologia al
Medea.” – L’Istituto Medea è intervenuto per difendere il progetto Prisma, i
cui risultati sono stati resi noti mercoledì scorso. In particolare l’
intervento ha avuto lo scopo di ribattere alcune contestazioni relative ai
metodi seguiti nell’indagine e a ipotesi sulla possibilità che lo studio
fosse indirizzato anche all’introduzione del Ritalin. Nel suo intervento l’
Istituto sollecita a non confondere i bambini affetti da ADHD con i bambini
“distratti e a volte irrequieti”.
Intervista a Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile e responsabile della
linea di ricerca di psicopatologia al Medea «Sorpreso da questi risultati:
ci sono troppi bimbi depressi»
La Provincia di Sondrio 10/09/2004
BOSISIO PARINI (r. bus) Se finalmente in Italia è stato condotto uno studio
multicentrico, cioè con
indagini che varcano i confini di una sola realtà, anche sui disturbi
psichici dei ragazzini
preadolescenti si deve al dottor Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile
e responsabile della
linea di ricerca di psicopatologia all’Irccs «Eugenio Medea – La Nostra
Famiglia», di Bosisio Parini.
Oggi particolarmente soddisfatto: «Tengo a sottolineare questo primato –
dice – perché in Europa
eravamo tra i pochi paesi non avere compiuto un’indagine di simile
grandezza. Adesso, dati alla
mano, possiamo pure vantarci coi nostri cugini». Professore, si aspettava
questi risultati? «No. Anzi,
alcuni sono davvero sorprendenti. Nove patologie psichiche su cento soggetti
intervistati e,
soprattutto, quell’1% dei depressi. Sono contento di avere dato più di uno
spunto per approfondire il
tema: chissà perché in Italia si sta meglio che altrove… Comunque il
problema c’è. Niente di grave,
ma non va sottovalutato. Occorre riflettere sui servizi sanitari del nostro
paese riguardo all’età
evolutiva. Anche se questa considerazione qualcuno l’ha mal interpretata».
Cioè? «Qualche
giornalista mi ha già accusato di essere uno di quei soloni che da una serie
di test da spiaggia
prende il pretesto per imbottire di psicofarmaci i ragazzi. Dico solo che il
progetto Prisma svela
l’esatto opposto. Cioè che i disturbi psichici hanno radici diverse,
biologiche ma anche sociali. Se
qualcuno somministra un farmaco e basta vuol dire che non ha capito niente
del problema». Lei
parla di radici biologiche: significa che possono esserci soggetti preposti
ad avere disturbi mentali?
«Rispondo con un esempio banale. Ci sono persone che non possono mangiare un
panino col
salame che vedono schizzare i valori del colesterolo alle stelle. Altre,
invece, che buttano giù di tutto
e stanno benissimo. E’ così anche per le patologie psichiche. E come un
genitore può avvertire il
proprio figlio di mangiare meno pane e salame, così è determinante per la
sua serenità mentale. C’è
chi è più fragile e chi no. In sostanza, se un adolescente si ammala di
ansia, non può essere solo
colpa della famiglia». E in questo caso il farmaco serve relativamente…
«Dipende. Per gli stati
d’ansia se ne può fare tranquillamente a meno. Sulla depressione bisogna
approfondire l’analisi,
perché ogni disturbo è diverso dagli altri. Il progetto di recupero deve
essere ampio e col sostegno
di un valido psicoterapeuta. Si deve capire che è una malattia diversa dalle
altre. Non c’è un gene
che determina un certo stato mentale, ma una serie di concause. Ed il
contesto famigliare e sociale
sono una parte dei fattori. I risultati del progetto Prisma svelano tutto
questo. Ci vuole fantasia per
dedurre ch’io voglia imbottire di farmaci le persone». Forse qualcuno ha
associato la vostra ricerca
con l’imminente inaugurazione di un nuovo padiglione per la diagnosi e la
cura delle patologie dello
sviluppo a «La Nostra Famiglia». Ha fatto uno più uno… «…ed ha sbagliato
il risultato. Prisma non è
stato finanziato da nessuna casa farmaceutica, questo sia chiaro».
_____________________
The Times – “Brain scans show it’s not always easy to be good”
Reuters U.S. – “Experts: Parents not to blame for hyperactive kids”
Nell’articolo si parla dell’ADHD e delle polemiche che ruotano attorno a
questo disturbo. Inoltre si parla di uno studio condotto dal professor Eric
Taylor del Britain’s Institute of Psychiatry, secondo il quale i bambini
ADHD hanno una probabilità 4 volte superiore ai bambini normali di
sviluppare malattie mentali in età adulta. Lo studio ha dimostrato che il
trattamento farmacologico è necessario al fine di prevenire queste
complicanze. Il professor Taylor indica tra le possibili cause all’origine
del disturbo una componente genetica, associata ad una componente
ambientale.
Brain scans show it’s not always easy to be good
The Times 09/09/2004 Mark Henderson and Nigel Hawkes
CHILDREN with attention deficit hyperactivity disorder, the controversial
“bad behaviour” syndrome,
are suffering from a medical condition linked to abnormal development of the
brain, scientists said
yesterday.
Brain scans of children with the disorder – which some critics allege has
been invented or
exaggerated by drug companies seeking lucrative markets – have revealed a
common pattern of
changes, providing evidence that ADHD is a genuine biological phenomenon.
According to studies, its origins are largely genetic and it is not the
result of poor parenting.
Growing up in a “chaotic environment”, to which parents with poor skills can
contribute, may trigger
the condition among children who are already genetically susceptible. The
condition, which involves
restlessness, impulsive behaviour and a short attention span, is thought to
affect up to one in twenty
British children, with about a quarter of these suffering from a more severe
form, hyperkinetic
disorder. The condition is more common among boys than girls.
Increasing rates of diagnosis have alarmed some researchers and parents’
groups, with doctors and
pharmaceutical companies being accused of “medicalising” ordinary disruptive
behaviour. They fear
that many children, including teenagers, are being treated with powerful
drugs such as Ritalin that
they do not need.
But, according to Professor Eric Taylor, of the Institute of Psychiatry, in
London, the latest research
suggests that too few children with the disorder are receiving the help that
they need.
Professor Taylor’s review of 17 brain scan studies involving about 350
children has identified
common features.
Several regions that are involved in self-control and inhibiting impulsive
behaviour – the right frontal
lobes, the basal ganglia and the vermis of the cerebellum – are appreciably
smaller in ADHD
patients.
Children who have ADHD are four times more likely to have mental health
problems when they
reach adulthood, and the condition gets worse if it is not treated.
“This work shows that there is a distinction between ordinary bad behaviour
and ADHD,” Professor
Taylor told the British Association Festival of Science at the University of
Exeter.
“Parents and families are right in saying that it starts with a physical
influence, and it should be
thought of as a long-term subtle disability. A proportion of the population
are suffering from a real
but somewhat invisible disability.”
An estimated 250,000 British children may suffer from ADHD. It is often
undiagnosed. Hyperkinetic
disorder affects 1.4 per cent of children. Professor Taylor said that drug
treatment was
recommended to treat hyperkinetic disorder.
His team has recently followed up hundreds of boys who had ADHD diagnosed at
the age of seven
to determine their long-term progress, and found a fourfold increase in
rates of mental illness in
adulthood. The risks were higher for those who were not treated with drugs.
He said: “The main thing that says it’s not a fiction of the drug firms is
that if you don’t treat it it gets
worse.”
Experts: Parents Not to Blame for Hyperactive Kids
Reuters U.S. 08/09/2004 16:00
EXETER, England (Reuters) – Children suffering from Attention Deficit
Hyperactivity Disorder (
ADHD) are not disrupting their school classes or their neighborhoods because
of poor parenting,
UK scientists said on Wednesday.
Rather they are a product of a genetic malfunction made worse by anarchic
surroundings, they
believe.
“ADHD is not a product of bad parenting,” David Daley from the University of
Wales told reporters.
“You need a genetic predisposition and a chaotic environment to express the
symptoms.”
He said studies had found that parents of ADHD children who themselves
suffered from the
disease actually had a better relationship with their offspring than normal
parents of an ADHD child.
Professor Eric Taylor of Britain’s Institute of Psychiatry said ADHD in its
mildest form affected up to
five percent of children worldwide but was either over or under-recognized
depending on the
country.
In Britain it was generally overlooked while in the United States it was
hugely over-diagnosed and
over-medicated, he said.
In its most acute form it is known as hyperkinesis — with sufferers being
inattentive, overactive and
impulsive.
“At its most severe it is a hidden disease,” Taylor said. “If left
untreated, it leads to a four-fold rise in
mental disorders in adulthood.”
“Families need acceptance and understanding. It should be thought of as a
long-term subtle
disability.”
It was not caused by one gene, but a bundle of several which were still only
starting to be
investigated.
Taylor said studies had shown that there were even observable differences in
the brains of ADHD
sufferers.
“The areas of the brain involved in self-control are smaller in ADHD
sufferers,” he said. “Those not
treated are more likely to turn to anti-social behavior or self-abuse.”
Treatment was usually with drugs such as Ritalin or with behavioral
intervention.
But the illness was not all bad news, Taylor said. The fact that it was
found globally suggested that
the genes involved in it might be linked to survival traits in some way.
“Mild levels of hyperactivity can be beneficial. Human society needs its
hyperactives,” he said,
noting that sufferers tended to have fast reactions but were no good at
forward planning.
Speaking at the British Association for the Advancement of Science annual
meeting, he noted that
comedians Billy Connolly and Robin Williams had both identified themselves
as ADHD sufferers.

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4. L’AIFA RICEVE L’ALTO PATROCINIO
DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ PER IL 3° CONVEGNO NAZIONALE
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Auditorium
“Divino Amore” – Roma
20 novembre 2004
UN WORKSHOP CON
RUSSELL A. BARKLEY
PER CONOSCERE E
APPROFONDIRE L’ADHD
Un convegno per operatori sanitari e sociali, genitori, insegnanti
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Il più noto studioso e clinico mondiale di ADHD incontra operatori sanitari
e sociali, genitori e insegnanti per spiegare la natura, la diagnosi e il
trattamento dell’ADHD, il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
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Sono stati richiesti i crediti formativi
Con l’alto patrocinio dell’
ISS – ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
AIDAI – ASSOCIAZIONE ITALIANA DISTURBI D’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’
Richiesto il patrocinio a:
ACP LAZIO – ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI
AID – ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA
AIPPC – ASSOCIAZIONE  ITALIANA PSICHIATRI E PSICOLOGI CATTOLICI
ANPEC – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PEDAGOGISTI CLINICI
ARPCI – ASSOCIAZIONE RICERCA PSICOTERAPEUTICA COGNITIVO INTERPERSONALE
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
FIMP – FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI
FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI
SINPIA – SOCIETA’ ITALIANA DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E
DELL’ADOLESCENZA
SIP – SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA
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PRESENTAZIONE
di Raffaele D’Errico, Presidente AIFA Onlus
Enzo Aiello, Vicepresidente AIFA Onlus
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E’ sempre una grande gioia scoprire che lungo un percorso difficile, come
quello che viviamo quotidianamente noi genitori con un figlio con ADHD,
possano di tanto in tanto affiancarsi donne e uomini straordinari che hanno
fatto del loro lavoro una “missione”, caratterizzata da un serio impegno
professionale e scientifico e da grande umanità.
E questo ci appare tanto più straordinario quanto più questi uomini e queste
donne sono importanti esponenti della realtà scientifica mondiale.
Ebbene, lo scorso anno, nell’ambito del 2° Convegno Nazionale dell’AIFA,
abbiamo provato nei confronti della Prof.ssa Mariellen Fischer questi
sentimenti che nascono spontanei quando si vedono così meravigliosamente
coniugati umanità, semplicità, umiltà e altissimo valore scientifico.
Quest’anno, nell’ambito del 3° Convegno Nazionale dell’AIFA, un altro grande
studioso e clinico, il Prof. Russell A. Barkley, per la prima volta in
Italia, onorerà la nostra Associazione svolgendo un workshop professionale
di sei ore: un “avvenimento” destinato a rappresentare, in una prospettiva
storica, una “pietra miliare” nella promozione delle conoscenze scientifiche
dell’ADHD in Italia.
Ciò che rende assolutamente unico questo evento per noi genitori non è
soltanto lo straordinario contributo di un’autorità indiscussa a livello
mondiale sull’ADHD – ed il breve profilo biografico potrà renderne ragione –
ma anche la consapevolezza di trovarsi davanti un “grande uomo”. Infatti, il
Prof. Barkley al suo altissimo valore scientifico ha saputo associare una
profonda umanità per i suoi piccoli e grandi pazienti e le loro famiglie,
come chiaramente emerge dalla sua Guida per i genitori, ma anche un notevole
coraggio nel difendere l’ADHD con la sua realtà di sofferenza ed
emarginazione dai dannosissimi attacchi di chi ancora oggi, nonostante tutte
le evidenze scientifiche maturate, continua a sostenere che l’ADHD non è un
disturbo reale e a propagandare una serie di “miti” su di esso.
L’International Consensus Statement sull’ADHD è un documento stilato nel
2002 dal Prof. Barkley e sottoscritto da altri 85 studiosi e clinici di fama
mondiale sull’ADHD e rappresenta un’importante testimonianza di questo serio
“impegno civile” mirabilmente affiancato a quello più propriamente
scientifico. Il documento, infatti, mentre rappresenta una sorta di “Magna
Charta” sull’ADHD con lo stato dell’arte sul disturbo, costituisce anche una
chiara presa di posizione nei confronti di coloro che, in modo totalmente
ideologico e senza alcuna base scientifica, continuano ad etichettarlo come
disturbo fittizio o inventato. E’ per questo che siamo certi che la presenza
del Prof. Barkley non rappresenti soltanto una straordinaria occasione per
approfondire la complessa realtà scientifica dell’ADHD ma anche
un’importante possibilità di rinforzare quelle disposizioni morali e
intellettuali, per continuare nel nostro Paese in questo gravoso ed
esaltante impegno di sostegno alle famiglie e di promozione delle conoscenze
del disturbo e di quelli in comorbilità, operosamente affiancati da tutte le
figure professionali e del mondo della scuola che hanno veramente a cuore un
futuro migliore per i nostri bambini.
Vi aspettiamo a Roma. Raffaele D’Errico, Enzo Aiello e il Consiglio
Direttivo AIFA Onlus
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PROGRAMMA DEL CONVEGNO
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Ore 8.00
Registrazione partecipanti – Consegna cuffie e cartelline
Ore 8.30
Saluto delle autorità:
On. Olimpia Tarzia – Presidente dell’Osservatorio permanente sulle famiglie
Dr. Luisa Santolini – Presidente Forum Associazioni Familiari
Dr. Raffaele D’Errico – Presidente AIFA Onlus
Ore 9.20
Il nuovo Registro Nazionale dell’ADHD – Pietro Panei
Ore 9.40
Presentazione del Workshop – Enzo Aiello
Ore 9.50 – 17.00  WORKSHOP PROF. BARKLEY
Ore 9.50 – 11.10
Natura e diagnosi dell’ADHD
Comorbilità e Sottotipi
Eziologie
Decorso
ore 11.10 – 11.30  BREACK
Ore 11.30 – 12.45
Una nuova teoria sulla natura dell’ADHD
Conseguenze della nuova teoria sulla pratica clinica
ore 13.00 – 14.15  PAUSA PRANZO
Ore 14.15 – 15.45
Cosa evitare: trattamenti non provati/smentiti
Il counseling per genitori sull’ADHD
Farmaci per la gestione dell’ADHD
Parent-training per una gestione efficace del comportamento
Ore 14.45 – 16.45
Strategie di gestione in ambito scolastico
Ore 17.00 – 18.00
Domande e risposta: incontro con il pubblico
Ore 18.00
Conclusioni
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RELATORI E MODERATORI
Russell A. Barkley (USA) – Neuropsicologo, Psichiatra
Raffaele D’Errico (Napoli) – Pediatra, Presidente AIFA
Enzo Aiello (Roma)- Ingegnere, Vicepresidente AIFA
Pietro Panei (Roma) – Pediatra, Istituto Superiore di Sanità
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ORGANIZZAZIONE
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Sede del Convegno
Auditorium “Divino Amore” (www.santuariodivinoamore.it/i/home.htm)
Via del Santuario 10 (Via Ardeatina km 12) Roma
Data: Sabato 20 novembre ore 8.00-18.30
Iscrizione al Convegno obbligatoria
L’iscrizione (mediante invio della scheda d’iscrizione) è obbligatoria e
gratuita. Permetterà di usufruire della cuffia per la traduzione simultanea
(per i primi 400 iscritti) e di ricevere l’attestato di partecipazione
E’ obbligatorio l’invio della scheda di iscrizione al convegno
Registrazione partecipanti e consegna cuffie
La registrazione dei partecipanti, la consegna delle cuffie e l’eventuale
prenotazione della colazione di lavoro (a pagamento) avverranno
rigorosamente tra le ore 8.00 e le 8.45
Quota di iscrizione
Accesso e partecipazione gratuiti
Coffe-break
Verrà offerto da sponsors
Colazione di lavoro
Riservata agli iscritti al convegno e ai prenotati entro le ore 9.30 del 20
novembre 2004. La quota di partecipazione va da 10 a 15 euro a persona
Attestato di partecipazione
A tutti i partecipanti che avranno effettuato l’iscrizione e che ne faranno
richiesta sarà rilasciato un attestato di partecipazione ai lavori del
Convegno
Iscrizione AIFA Onlus anno 2005
La quota di iscrizione all’AIFA Onlus per l’anno sociale 2005 è fissata in
25 euro e avrà durata annuale con scadenza il 31/12/2005.
L’iscrizione potrà essere versata in sede congressuale e darà diritto a:
– Inserimento nella mailing-list di genitori o medici o insegnanti o
psicologici
– Possibilità di contatto on-line con i referenti regionali e provinciali
dell’AIFA (help-line)
– Aggiornamento periodico on-line sulle iniziative, le novità, i convegni
sull’ADHD
– Aggiornamento semestrale per posta ordinaria sulle iniziative e le novità
sull’ADHD
– Inserimento nei gruppi di lavoro scientifico o della scuola o delle
famiglie
– Possibilità di partecipare attivamente alle iniziative e alla vita
associativa dell’AIFA
– Come Assemblea degli associati diritto al voto
– Partecipazione gratuita o riduzioni ai Convegni Nazionali o Simposi
dedicati all’ADHD organizzati dall’AIFA e da Società Scientifiche e
Culturali affiliate
– Attestato di iscrizione all’AIFA Onlus (utile per la detrazione fiscale)
– Sconto sull’acquisto di libri, periodici, audiovisivi prodotti dall’AIFA e
dalle Società convenzionate – Sconto sulle prestazioni di professionisti
convenzionati con l’AIFA
Atti del Convegno
Nella cartellina che verrà consegnata agli iscritti è inclusa la traduzione
del documento del workshop consegnato all’AIFA dal Prof. Russell Barkley
Video AIFA
Il Convegno verrà ripreso da tecnici professionisti (VideoNetService) e
disponibile su VHS o DVD.
In sede congressuale sarà possibile compilare la scheda di prenotazione
Informazioni percorso per arrivare alla sede congressuale
– Uscita 24 del Grande Raccordo Anulare
– Autobus 218 da S. Giovanni in Laterano
– Autobus 702 oppure 044 dalla Metro B stazione Laurentina
Segreteria Organizzativa
AIFA Onlus – Sig.Patrizia Stacconi
Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma)
Tel. 06-9072234 (lun-mer-ven 9,30-12,30/16-19)
Fax 06-233227628  Cell. 328-3625445 segreteria@aifa.it
Segreteria scientifica
Dr. Raffaele D’Errico
Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli
Fax 02-700421276  comitato.scientifico@aifa.it
AIFAOnlus www.aifa.it
Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli
Fax 02-700421276  info@aifa.it   info.english@aifa.it  info.deutsch@aifa.it