“Lui è così felice quando si alza e sa che è quel giorno andrà a cavallo”

Volevo raccontarvi che finalmente, dopo tanti mesi di attesa, hanno assegnato un posto (tramite ASL) di ippoterapia a nostro figlio. Visto che la sanità qui non riconosce come patologia vera e propria l’ADHD, il motivo di questa prescrizione è stata la neurofibromatosi di cui è affetto, ma la nostra cara dottoressa di Monaco mi ha assicurato che gli farà molto bene anche sotto l’aspetto dell’ADHD, in quanto è costretto – in via giocosa – a relazionarsi con il cavallo, a imparare di prevedere le reazioni che le sue azioni provocheranno sul cavallo e a imparare determinate regole, se vuole che il cavallo faccia quello che vuole lui. Deve imparare che il cavallo non ama che gli si scorrazza come un pazzo intorno alle gambe, ecc. ecc. E’ una forma di rispetto che va imparata!

Va due volte la settimana, sempre per 50 minuti circa. Inizialmente una volontaria guidava il cavallo e la terapista gli faceva prima prendere confidenza con questo animale (che è sempre lo stesso) e poi gli faceva fare delle ginnastiche usando una palla per migliorare l’equilibrio e abituarlo a reggersi in groppa. Le ultime due volte invece è lui da solo a poter condurre il cavallo tenendo lui le redini e l’obiettivo è di fare – sempre andando al passo – dei percorsi che la terapista gli dice di fare. Piccoli slalom, a destra, dritto, poi a sinistra – e lui è felicissimo di questa cosa.

Ovviamente non riesce sempre a far fare alla sua “Lisetta” quello che vuole lui ma inizia a intuire che la cavalla non è un giochino o un qualcosa che si “comanda” secondo i propri capricci – inizia a capire che anche Lisetta ha bisogno di “ordini” molto chiari per sapere dove deve andare e cosa deve fare.

Prima di montare, deve “pulire” il cavallo con due attrezzi diversi e al termine della lezione si deve sempre ricordare di dare un piccolo premio, una mela o una carota alla Lisetta.

Noi non ci credevamo neanche più – abbiamo fatto la visita per questa terapia in un centro a Milano a gennaio. Ci hanno chiamato a fine maggio! Lui è così felice quando si alza e sa che è quel giorno andrà a cavallo. Per lui è una grande cosa.
Volevo condividere questa bella notizia con voi.

Ogni tanto, dopo tanta posta triste e disperata, oggi un messaggio felice e di speranza!

Lettera firmata. Milano, 13/6/2002