============= AIFAnewsletter n.12 del 29/01/2003===================
Il Signore sa che quello che faccio è per il bene della mia bambina:
il vostro giudizio non conta.
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La lettura di articoli “terroristici” su siti internet sulla questione “ADHD e Ritalin”, così come veicolati anche attraverso i media, hanno dato sfogo a questa mamma, referente AIFA, a scrivere questa lettera di “protesta” e che sentiamo di condividere pienamente e che pertanto vi giriamo attraverso le Newsletter.

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L’articolo che ho letto sul vostro sito internet mi ha talmente ferita che non ho potuto fare a meno di scrivervi.
Come potete accusare noi genitori di dare una droga ai nostri figli? Davvero credete che la decisione di far loro assumere un qualsiasi farmaco sia presa a cuor leggero? Ho una figlia con diagnosi ADHD e le assicuro che prima di farle assumere il Ritalin mi sono documentata (forse più di chi ha scritto l’articolo) leggendo scritti contro e a favore.
In quelli “contro”, come questo, ho sempre riscontrato una visione riduttiva del problema.
I bambini vengono definiti vivaci (ma certo nessuno psichiatra prescriverebbe il Ritalin ad un bimbo che fosse soltanto vivace!); si dice che questo farmaco viene dato in dosi massicce negli USA come se fosse l’unico paese al mondo (forse non sapete che è in commercio anche in Francia, Svizzera, Germania… possibile che solo in Italia ci si accorga che non va bene? Possibile che negli altri paesi non abbiano condotto test seri?); si dice che il disturbo scompare in vacanza: è uno scherzo? Ha una vaga idea di cosa significhi andare in vacanza con un figlio che non sta per più di due minuti fermo nello stesso punto? Non credo si possa chiamare vacanza!; si dice che la colpa è delle famiglie troppo apprensive o poco attente: é tanto facile dare la colpa alla famiglia quando non si è in grado di riconoscere un problema e di curarlo… le posso testimoniare che nella mia famiglia regna un clima sereno e ci lega un profondo affetto; si portano ad esempio nomi di personaggi importanti (ma se l’ADHD non esiste, come mai a queste persone è stato “diagnosticato”?) comunemente ritenute geniali (ma non si dice che Hemingway e Van Gogh si sono uccisi con un colpo di pistola; erano geniali sì, ma forse non erano molto felici… e il consumo di stupefacenti da parte di Van Gogh, Poe, Lennon, Dalì…? Eppure non prendevano il Ritalin!).
E gli scritti “a favore”? Ho trovato testimonianze di ottime madri che come me si sono trovate sole davanti a un problema, madri che si sono rimboccate le maniche, hanno studiato, si sono preparate e di certo non l’hanno fatto per difendere gli interessi di una casa farmaceutica ma per il bene dei propri figli! Ho trovato dati, statistiche, il tutto con specificate le fonti (cosa significa “circa mille esperimenti fatti in prestigiose università”?). Ho trovato solidarietà, comprensione e aiuto. Ho trovato qualcosa che finalmente permette a mia figlia di tornare a ridere, che la fa stare bene con se stessa e con i suoi coetanei.
E questo, per me, è quello che conta.
Certo non penso che queste mie parole possano far cambiare la vostra diffidenza, ma sappiate che neanche la vostre mi hanno fatto cambiare idea.
Il Signore sa che quello che faccio è per il bene della mia bambina, il vostro giudizio non conta.