CAMPUS ESTIVO 2012 AIFA Onlus

Proponiamo attività modulate e finalizzate per giovani che, pur non avendo esperienza, possono cimentarsi con successo nelle attività proposte. Partendo dalla considerazione che ogni ragazzo ha in sé delle abilità, la didattica deve aiutare – aiutarli ad esprimersi nel migliore dei modi.
Le attività sono presentate come un evento giocoso, la competitività anche se presente avrà un ruolo marginale, si valorizza il risultato che ciascuno dei partecipanti raggiungerà.
Il nostro intento è fornire degli strumenti per la crescita individuale e parallelamente sviluppare il senso dell’amicizia e della socializzazione. Contiamo sulla presenza di tre istruttori e due aiutanti per le attività sportive (del Cerchio www.ilcerchiojudo.it), più altri volontari in supporto (da AIFA Onlus), gruppo specialisti: neuropsichiatra infantile, psicologo, educatori professionali.

Uno degli obiettivi principale è portare l’attenzione sulla condivisione dello spazio, accettare l’altro e il gruppo. Il rispetto delle regole può rappresentare uno degli ostacoli maggiori, tuttavia i ragazzi saranno guidati per imparare a confrontarsi e accettarle. Le attività sono volte a sviluppare la concentrazione e l’attenzione; l’allenamento come strumento per aumentare la resistenza psicofisica del ragazzo e consentirgli di superare le prove senza perdere il controllo di se stesso e verso gli altri. In sintesi facciamo della fatica una virtù. Si cerca di andare oltre le parole dove l’esempio sostituisce i buoni propositi, il fare intelligente stimola l’entusiasmo e lo spirito di gruppo. La socializzazione, intesa come accorgersi dell’altro ed accettarlo, è presente nelle attività che noi proponiamo come nel judo: senza il compagno che offre la sua disponibilità non è possibile praticare, così come per l’arrampicata occorre fidarsi del compagno.
Il tiro con l’arco per porre l’attenzione su se stesso, migliora la postura nel ricercare la sintonia con il bersaglio. Con il trekking, si pone l’attenzione sulla resistenza, spinge il giovane alla ricerca di nuovi luoghi e all’avventura, sviluppa il senso d’orientamento, fa apprezzare il paesaggio e quanto la natura offre. I momenti di gioco guidato e libero aiutano i ragazzi a scaricare eventuali tensioni accumulate. Lo stare insieme durante i pranzi intende sviluppare ulteriormente la socializzazione e l’acquisizione di un semplice modello comportamentale in tali occasioni.
In tutte queste attività si lavorerà con stimoli e gratificazioni, come previsto dalle linee guida apposite per l’ADHD. Lo studio va inteso come ricerca dell’uso del corpo, del cuore e della mente.
Questi tre elementi devono trovarsi in armonia col modo di agire di ciascun partecipante.

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“judo e avventura” articolo pubblicato su rivista samurai novembre 2011