Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato ieri, 6 febbraio 2020, all’unanimità la mozione n. C228 “ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) – Linee guida aventi ad oggetto uniformi indirizzi clinico-organizzativi per la diagnosi, la presa in carico e il trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività da indirizzare a tutte le Aziende sanitarie locali della regione Lazio” presentata dal Consigliere Paolo Ciani, capogruppo di Democrazia Solidale Demos e vicepresidente della VII Commissione Sanità Politiche Sociali Welfare.

L’8 ottobre 2019, l’Associazione Italiana Famiglie ADHD è stata audita dalla VII Commissione: Cristina Lemme, presidente di AIFA Lazio e Patrizia Stacconi Presidente di AIFA nazionale hanno potuto esporre le difficoltà e le criticità nel territori della Regione Lazio riguardo ai percorsi valutazione, diagnosi e presa in carico sanitaria dei bambini, degli adolescenti e delle persone adulte con ADHD. Da allora numerosi sono stati i momenti di approfondimento sulla presa in carico dell’ADHD, le problematiche nella scuola, la correlazione con le dipendenze e fondamentali sono state le testimonianze dei genitori e dei familiari che fanno parte dell’Associazione.

Tutti i consiglieri della Regione Lazio, di maggioranza e di opposizione, hanno dimostrato sensibilità e assunto l’impegno di sostenere la realizzazione delle linee guida regionali per l’ADHD indispensabili per dare risposta ai bisogni di cura delle persone con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Finalmente una prospettiva di miglioramento per la qualità della vita delle persone con ADHD nel Lazio.

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Qui di seguito l’intervento di presentazione della mozione del Consigliere Paolo Ciani:

“Con questa mozione, e ringrazio le colleghe che hanno deciso di sottoscriverla, portiamo all’attenzione dell’Aula e della Giunta la condizione delle persone affette da disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, quelle che in termini tecnici definiamo ADHD, dall’acronimo inglese. Devo innanzitutto ringraziare l’Associazione Italiana Famiglie ADHD, che hanno portato all’attenzione di questo Consiglio, innanzitutto nella Commissione sanità, la vicenda umana e le problematiche sociali e sanitarie legate ai loro ragazzi, ai loro bambini.
Ringrazio l’Associazione dei familiari, che ha portato all’attenzione della Commissione, e mia personale, le loro vicende. Evidentemente, come molto spesso accade, partendo da un disturbo che riguarda i loro figli, hanno messo al centro dell’attenzione di questo Consiglio tante problematiche quotidiane, che colpiscono centinaia di famiglie nel nostro territorio e tantissime in Italia e nel mondo.
Con questa mozione noi vorremmo creare delle linee-guida uniformi, che possano indirizzare gli aspetti clinico-organizzativi relativi alla diagnosi, alla presa in carico e al trattamento di questo disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, da indirizzare a tutte le Aziende sanitarie locali della Regione, perché uno degli aspetti che abbiamo constatato attraverso il contatto diretto con gli interessati è che ci sono delle prese in carico e delle iniziative dal punto di vista del servizio sanitario e dei servizi sociali molto a macchia di leopardo. In alcuni ambiti quindi ci sono delle cose, delle proposte, delle iniziative, in altri no.
Questo disturbo, noto ormai da diversi anni è un disordine neuropsichiatrico; insorge in età scolare, è diagnosticabile in età scolare ed è caratterizzato da un livello di inattenzione, iperattività, impulsività non adeguato allo stadio di sviluppo, e con una prognosi variabile. Come tutte le questioni legate alla neuropsichiatria, ha un approccio e un’analisi molto complessi.
In Italia, l’assenza di documenti aggiornati in materia ha comportato da parte dei servizi sanitari una differenza di trattamento in termini sia epidemiologici, sia clinici, dei casi presentatisi all’attenzione. La manifestazione sintomatologica dell’ADHD si modifica con lo sviluppo dell’individuo, persistendo, in alcuni casi, anche negli adulti, con sintomi diversi, celati da altre condizioni psicopatologiche insorte a causa di strategie di adattamento fallimentari.
Va detto, e questo è uno degli aspetti molto importanti, che l’ADHD porta ad un tasso più alto dell’abbandono scolastico, anche a seguito di molte difficoltà che i bambini e i ragazzi vivono nel rapporto con la scuola, un abbandono lavorativo anche rispetto alla media, in alcuni casi disturbi ansioso- depressivi, disturbi oppositivi, disturbi della condotta, disturbi del sonno e del ritmo circadiano, come anche divorzi più frequenti negli adulti e un maggior rischio di incidenti stradali e dipendenze patologiche.
Premesso questo, visto che diverse Regioni in Italia, tra le altre cito Emilia-Romagna e Umbria, hanno provveduto ad adottare atti e provvedimenti in materia, al fine di stabilire, nei rispettivi territori, linee uniformi di azioni per la diagnosi, anche nel Lazio alcune Aziende sanitarie locali hanno iniziato a predisporre criteri organizzativi uniformi per migliorare il proprio servizio rivolto ai soggetti affetti da ADHD.
Ebbene, con questa mozione vorremmo chiedere alla Giunta e impegnare gli Assessori competenti a porre in essere tutte le azioni utili, tutte le attività utili, compresa quella di consultare i soggetti istituzionali e privati operanti in materia, al fine di predisporre apposite linee guida aventi ad oggetto uniformi indirizzi clinico- organizzativi per la diagnosi, la presa in carico e il trattamento del disturbo da deficit di attenzione per attività, con la piccola attenzione di ricordarci sempre che parliamo molto spesso di bambini, parliamo sempre di famiglie che vivono, anche per questa disattenzione e disorganizzazione, lo stigma quotidiano di essere spesso accusate di essere cattivi genitori, cattivi educatori, e non comprendiamo il dramma quotidiano di chi deve lottare con una di quelle che potremmo definire disabilità invisibili, perché spesso ci troviamo davanti a bambini bellissimi e intelligentissimi che soffrono non esternamente, ma nel loro cuore, nella loro mente, nella loro quotidianità.
Grazie.”


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