Gruppo Pompidou e ADHD

Valutazione del Gruppo Pompidou (Gruppo Cooperativo nella lotta contro l’abuso delle droghe ed il traffico illegale di droga) sulla Raccomandazione 1562 (2002) dell’Assemblea Parlamentare su 

“Il controllo della diagnosi e del trattamento dei bambini iperattivi in Europa”

Il Gruppo Pompidou, Gruppo di Cooperazione per combattere l’abuso di droga ed il traffico illegale di droga,
è un organismo intergovernativo formatosi nel 1971 su suggerimento del Presidente francese Pompidou.
Dal 1980 ha svolto la sua attività nell’ambito del Consiglio Europeo.
Esso è  composto da nazioni, non da singole persone o specifici servizi nazionali.
Sono presenti in esso attualmente 34 stati membri.
Dal 1991 la cooperazione tecnica è stata estesa alle nazioni dell’Europa centrale e dell’Est che non sono membri del Gruppo. Inoltre nazioni extra-europee come Canada e USA sono state invitate alle attività del Gruppo.
Fornisce un forum multidisciplinare a livello europeo in cui è data la possibilità a politici, professionisti ed esperti di discutere e scambiare informazioni ed idee nell’ambito
del cattivo uso dei farmaci e dei problemi di traffico della droga.

Traduzione dall’originale di Enzo Aiello e Astrid Gollner – AIFA Onlus

Il Gruppo Pompidou (Gruppo Cooperativo nella lotta contro l’abuso delle droghe ed il traffico illegale di droga) approva l’interesse mostrato dall’Assemblea Parlamentare sulla diagnosi e il trattamento dei bambini iperattivi in Europa che contribuisce ad una crescente consapevolezza ed alla promozione della ricerca su questo argomento. Questi problemi sono stati l’oggetto di un convegno che il Gruppo ha organizzato a Strasburgo l’8 ed il 9 Dicembre 1999 al quale intervennero 15 specialisti provenienti dalle nazioni Europee, dagli Stati Uniti e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli atti del seminario furono pubblicati con il documento “Disturbi da deficit d’attenzione/iperattività: diagnosi e trattamento con stimolanti”.
Il Gruppo Pompidou (GP) con rammarico esprime il suo disaccordo su vari punti presenti nella Raccomandazione dell’Assemblea Parlamentare e nel rapporto in base al quale la Raccomandazione venne formulata. Il Gruppo Pompidou ritiene, infatti, che le affermazioni sugli aspetti in questione siano in contrasto con le valutazioni della maggioranza della comunità scientifica e addirittura che siano pericolosamente vicine a certe idee ben note propagandate da qualche tempo dalla “Chiesa di Scientology” ma che evidentemente non reggono ad un serio esame scientifico. Queste idee non sono solamente senza alcuna base scientifica ma, se messe in atto, porrebbero seri problemi di salute ai bambini in questione negando loro un adeguato trattamento.
La principale di queste idee minimizza e addirittura mette in dubbio la classificazione del disturbo da deficit d’attenzione/iperattività e il disturbo ipercinetico (ADHD/HKD) tra i disturbi reali. Eppure un impressionante consenso medico sostiene che, pur con tutte le difficoltà diagnostiche, questi disturbi non soltanto esistono ma rappresentano un handicap serio che può permanere nel corso della vita e richiedono una valutazione multidisciplinare e un trattamento multimodale che comprende quello farmacologico.
Tale aspetto generale non può considerarsi certamente invalidato a causa delle differenze segnalate nel paragrafo 3 della Raccomandazione tra i criteri diagnostici usati nel Diagnostic and Statistic Manual (DSM-IV) dell’Associazione Psichiatrica Americana e nell’International Classification of Deseases (ICD-10) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che sarebbe assai importante la seguente operazione: l’Associazione Psichiatrica Americana sta revisionando le definizioni del suo DSM IV con lo scopo di emanare entro uno-due anni una nuova edizione (DSM-V) e ciò sembra una buona occasione per tentare un approccio unificato che tenga conto della definizione dell’IDC-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In generale, il GP esprime il proprio rammarico nel verificare che l’Assemblea abbia tenuto scarsa considerazione delle posizioni espresse e delle raccomandazioni formulate nel convegno del 1999, che hanno ricevuto nel frattempo conferma da un gran numero di altri Convegni e studi scientifici. La Commissione dei Ministri deplora anche il fatto che l’adozione e la pubblicazione della Raccomandazione 1562 (2002) e del rapporto allegato abbia permesso alla “Chiesa di Scientology” di considerare questi documenti come autorevoli sulla base di un apparente consenso nell’ambito del Consiglio d’Europa, con la conseguenza di fuorviare pericolosamente, in particolare, i non specialisti come i genitori e gli insegnanti, ma anche alcuni medici e farmacisti non esperti nei problemi di diagnosi e trattamento di bambini affetti da ADHD/HKD.
In particolare, oltre ai commenti di cui sopra, il Gruppo Pompidou esprime le seguenti osservazioni:

Paragrafo 1

L’Assemblea esprime preoccupazione che un numero crescente di bambini in alcune nazioni del Consiglio d’Europa sia diagnosticato come affetto dal disturbo da deficit d’attenzione/iperattività, disturbo ipercinetico o condizioni comportamentali collegate e trattato per mezzo di stimolanti del sistema nervoso centrale, quali anfetamine o metilfenidato (una sostanza meglio conosciuta con il nome commerciale di Ritalin).
Questa affermazione fa intendere che, nelle nazioni esaminate, il numero di diagnosi e di prescrizioni stia pericolosamente crescendo. Una tale affermazione non tiene conto del fatto che, in generale, l’incremento è dovuto al fatto che i medici stanno maggiormente approfondendo tale disturbo e le modalità di trattamento, fattore cui è legato appunto l’incremento di diagnosi e di trattamento, che peraltro è nella prospettiva auspicata di dare ai bambini che ne sono affetti un maggiore accesso ad un trattamento adeguato. Nulla indica che, in generale, nelle nazioni del Consiglio d’Europa vi sia un eccesso di diagnosi o di trattamento. Analogamente, sebbene non vi sia alcuna evidenza di diagnosi eccessive di ADHD/HKD o di eccesso di prescrizioni di stimolanti, tuttavia l’andamento andrebbe tenuto sotto osservazione.
Ancora, il paragrafo 1 collega il fenomeno dell’aumento di diagnosi e di trattamento con l’elencazione dei farmaci contenuti nella Tabella II del 1971 della Convenzione delle Nazioni Unite nella classe delle sostanze psicotrope “perché”, si dice, secondo l’opinione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dette sostanze sono “suscettibili… di costituire un rischio sostanziale alla salute pubblica e possedere un’efficacia terapeutica limitata”. Questo modo di presentare l’argomento induce a ritenere che l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia criticato il Ritalin in quanto tale. Al contrario, il consenso generale è che il Ritalin, se prescritto nel rispetto delle norme mediche, è un trattamento che fornisce risultati eccellenti. Per questo il Gruppo Pompidou ritiene, in linea con i principi di base del Consiglio d’Europa, che prevedono l’accesso alla sanità (vedi articolo 11 della Carta Sociale Europea), che i bambini, compresi coloro che sono affetti da ADHD/HKD, abbiano diritto al migliore trattamento medico possibile.

Paragrafo 4

In accordo con l’Assemblea Parlamentare, il Gruppo Pompidou non può non sottolineare i seri problemi individuali connessi con l’ADHD/HKD e gli effetti negativi che questi disturbi inducono sulla famiglia e nell’ambito della vita sociale. Di conseguenza ritiene necessario che aumenti la ricerca delle cause e dei possibili rimedi per migliorare i metodi e i criteri diagnostici e riconoscere i trattamenti opportuni.

Paragrafo 6

Il Gruppo Pompidou sottoscrive la raccomandazione generale che venga esercitato un “controllo più rigoroso” nell’ambito della diagnosi e del trattamento dell’ADHD/HKD. Evidenzia che la situazione differisce a tale riguardo da nazione a nazione e che, in alcune nazioni, il trattamento dell’ADHD/HKD con il metilfenidato non è consentito. In altre nazioni va riconosciuta la necessità di una maggiore supervisione.

Paragrafo 7

Il Gruppo Pompidou non può approvare il giudizio sull’industria farmaceutica poiché risulta troppo assoluto e assai generico. Il Gruppo Pompidou comunque riconosce a tal proposito che ci sono alcune difficoltà nel fornire al pubblico in generale ed alla comunità medica in particolare un’informazione adeguata e segnala la raccomandazione formulata nel convegno del 1999 (Atti del Convegno pag.15): “Dovrebbe esistere una regolamentazione volta a garantire che le informazioni riguardanti l’ADHD/HKD rivolte direttamente all’utente da parte dei produttori o distributori di farmaci siano veritiere ed equilibrate e non contengano affermazioni fuorvianti o non documentate o omissioni tali da indurre un’impropria prescrizione di psicostimolanti”.

Paragrafo 8.a

Il Gruppo Pompidou esprime la sua disponibilità ad assistere per quanto possibile, in cooperazione con altre organizzazioni competenti, nella procedura di miglioramento delle linee guida sull’utilizzo di sostanze psicotrope e considererà la possibilità d’includere questo argomento nei suoi programmi di lavoro 2003-2006. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già mostrato interesse nella cooperazione con il gruppo Pompidou su tale argomento.

Paragrafo 8.b

Il Gruppo Pompidou concorda completamente con la raccomandazione dell’Assemblea Parlamentare “di predisporre materiale informativo indirizzato ai genitori di bambini iperattivi che spieghino quali possibilità esistono per migliorare le loro condizioni” e ritiene che sia importante migliorare notevolmente l’informazione di insegnanti e di genitori in modo da facilitare l’accesso dei bambini alle cure di cui necessitano e di cui hanno diritto e prevenire il danno che risulterebbe da un pericoloso uso improprio dei farmaci in questione.

Paragrafo 8.c.3  

Con riferimento all’ultimo paragrafo della Raccomandazione, l’auspicio di armonizzare la definizione dell’OMS (ICD-10) con quella dell’Associazione Psichiatrica Americana (DSM-IV) tenderà ad incrementare la prevalenza con cui tali disturbi sono riconosciuti in Europa poiché i criteri utilizzati dal DSM IV sono in qualche modo più ampi di quelli dell’IDC-10. A tal riguardo molti studi hanno chiarito le analogie e le differenze tra l’ICD 10 e i criteri del DSM-IV.
Comunque non v’è dubbio che sia necessario considerare la possibilità di unificare i due approcci diagnostici armonizzando le differenze dei criteri tra l’ICD-10 e il DSM-IV relativamente all’ADHD ed i disturbi ipercinetici. L’Associazione Psichiatrica Americana è in fase di revisione sulle definizioni del suo DSM IV con lo scopo di emanare entro uno-due anni una nuova edizione (DSM-V) e ciò sembra una buona occasione per tentare un approccio unificato che tenga conto della definizione dell’IDC-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Infine, il Gruppo Pompidou ritiene che vi sia necessità di formazione ed addestramento professionale dei medici che si occupano della diagnosi e del trattamento dell’ADHD/HKD. Il suo parere è che solamente i medici con sufficiente formazione in questo ambito abbiano il diritto di formulare diagnosi, di prescrivere i necessari farmaci efficaci e occuparsi di altri aspetti del complesso trattamento di questi disturbi.