Consiglio d’Europa

 Seduta n. 833 – 26 marzo 2003
Appendice 26 (punto 6.4)

Replica alla Raccomandazione dell’Assemblea Parlamentare 1562 (2002) sul controllo della diagnosi e del trattamento dei bambini iperattivi in Europa.

Approvata dalla Commissione dei Ministri il 26 marzo 2003

in occasione della seduta n.833 dei Deputati dei Ministeri

Traduzione dall’originale di Enzo Aiello e Astrid Gollner – AIFA Onlus

1. La Commissione dei Ministri prende atto della Raccomandazione 1562 (2002) dell’Assemblea Parlamentare su “Il controllo della diagnosi e del trattamento dei bambini iperattivi in Europa”. Apprezza l’interesse dell’Assemblea sulla diagnosi e il trattamento dei bambini iperattivi, che contribuisce ad una maggiore consapevolezza ed alla ricerca su questo argomento.

2. La Commissione dei Ministri ha ricevuto le osservazioni sulla Raccomandazione da parte del Gruppo Pompidou (il Gruppo di Cooperazione per combattere gli abusi di droga e il traffico illecito di droga) che rappresenta i governi di 34 stati membri del Consiglio d’Europa. Le osservazioni che la Commissione dei Ministri considera di rilevanza significativa sono allegati a questa replica.

3. Gli argomenti trattati dalla Raccomandazione erano stati l’oggetto di un Convegno che il Gruppo Pompidou tenne a Strasburgo l’8 ed il 9 Dicembre 1999 cui intervennero specialisti provenienti da 15 nazioni europee, dagli Stati Uniti e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli atti del Seminario furono pubblicati sotto il titolo “Disturbi da deficit d’attenzione/iperattività: diagnosi e trattamento con stimolanti”.

4. La Commissione dei Ministri concorda con il Gruppo Pompidou che, alcuni dei punti presentanti nella Raccomandazione sono in disaccordo con la vasta maggioranza della Comunità scientifica e che sono pericolosamente vicini a certe ben note idee che la “Chiesa di Scientology” ha sostenuto da qualche tempo ma che non reggono ad un serio esame scientifico. Il gruppo Pompidou afferma che queste idee non sono solamente prive di alcuna base scientifica ma, se attuate, porrebbero seri rischi alla salute dei bambini in questione negando loro un adeguato trattamento.

5. La principale di queste idee minimizza e addirittura mette in dubbio la classificazione del disturbo da deficit d’attenzione/iperattività e il disturbo ipercinetico (ADHD/HKD) tra i disturbi reali. Eppure un impressionante consenso medico sostiene che, pur con tutte le difficoltà diagnostiche, questi disturbi non soltanto esistono ma rappresentano un handicap serio che può permanere nel corso della vita e richiedono una valutazione multidisciplinare e un trattamento multimodale che comprende quello farmacologico.

6. La Commissione dei Ministri nota con preoccupazione che l’Assemblea non ha tenuto conto delle posizioni espresse e delle raccomandazioni formulate nell’incontro del 1999 che hanno ricevuto nel frattempo conferma da un gran numero di altri convegni e studi scientifici. La Commissione dei Ministri si rammarica del fatto che l’adozione e la pubblicazione della Raccomandazione 1562 (2002) e del rapporto allegato abbia permesso alla “Chiesa di Scientology” di considerare questi documenti come autorevoli sulla base di un apparente consenso nell’ambito del Consiglio d’Europa, con la conseguenza di fuorviare pericolosamente, in particolare, i non specialisti come i genitori e gli insegnanti ma anche alcuni medici e farmacisti non esperti nei problemi di diagnosi e trattamento di bambini affetti da ADHD/HKD.

Ricerca

7. Comunque, la Commissione dei Ministri concorda con l’Assemblea e con il gruppo Pompidou che alla luce dei seri problemi individuali connessi all’ADHD/HKD e agli effetti negativi che tali disturbi inducono nella famiglia e nell’ambito della vita sociale, è necessario incrementare la ricerca sulle cause e i possibili rimedi per migliorare i metodi diagnostici e riconoscere trattamenti appropriati.

Controllo

8. La Commissione dei Ministri concorda anche con l’Assemblea e con il Gruppo Pompidou che deve essere esercitato il controllo nell’ambito della diagnosi e del trattamento dell’ADHD/HKD. Sembra che la situazione differisca in questo ambito da nazione a nazione e che in alcune il trattamento dell’ADHD/HKD con metilfenidato non sia permesso. In altre nazioni va riconosciuta la necessità di una maggiore supervisione. Così come il Gruppo Pompidou anche la Commissione dei Ministri condivide la necessità di formazione e addestramento professionale per i medici che si occupano della diagnosi e del trattamento dell’ADHD/HKD. La Commissione dei Ministri concorda anche con il fatto che solamente i medici con sufficiente formazione abbiano il diritto di formulare diagnosi, di prescrivere i necessari farmaci efficaci o occuparsi di altri aspetti del complesso trattamento di questi disturbi.

Linee guida ed informazione

9. Come proposto dall’Assemblea, la Commissione dei Ministri invita il Gruppo Pompidou, in cooperazione con le competenti organizzazioni internazionali, a migliorare le linee guida sull’uso di sostanze psicotrope. La Commissione dei Ministri prende atto che il Gruppo Pompidou considererà la possibilità d’includere questo argomento nel suo programma di lavoro 2003-2006. La Commissione prende atto anche che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già manifestato interesse alla cooperazione con il gruppo Pompidou su tale argomento.

10. La Commissione dei Ministri ritiene che è di capitale importanza che i parlamentari, gli operatori in ambito sanitario, gli insegnanti, i genitori e il pubblico più in generale possano ricevere un’informazione accurata e affidabile in generale sui disturbi e sui trattamenti terapeutici disponibili. La Commissione, in particolare, sostiene che sia importante migliorare l’informazione per gli insegnanti ed i genitori al fine di facilitare l’accesso dei bambini alle cure di cui hanno bisogno e cui hanno diritto ed evitare l’uso scorretto dei farmaci in questione. La Commissione altresì richiama l’attenzione alla raccomandazione formulata nel citato Convegno del 1999 (Atti del Convegno pag.15): “Dovrebbe esistere un ordinamento volta a garantire che le informazioni riguardanti l’ADHD/HKD rivolte direttamente all’utente da parte dei produttori o distributori di farmaci siano veritiere ed equilibrate e non contengano affermazioni fuorvianti o non documentate o omissioni tali da indurre un’impropria prescrizione di psicostimolanti”.