L’Associazione Italiana Famiglie ADHD APS ritiene la “Convenzione Quadro sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nelle cooperative sociali di tipo B” siglata il 25 luglio 2025 dalla Regione Umbria, non sufficiente a tutelare i diritti di inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
L’Associazione Italiana Famiglie ADHD (AIFA APS) (*) in merito alla “Convenzione Quadro sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nelle cooperative sociali di tipo B” (**) siglato ieri 25 luglio 2025 tra Regione Umbria, ARPAL Umbria (Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro), parti sindacali e datoriali ed associazioni, pur non potendo essere presente per cause di forza maggiore all’incontro, ha deciso che non avrebbe potuto siglare l’accordo a causa dei seguenti motivi:
– In base al documento siglato, L’Associazione Italiana Famiglie ADHD (AIFA APS) ha forti perplessità su quale forma prenderanno “le cooperative sociali tipo B” poiché all’Art. 6 – Requisiti delle cooperative sociali o loro consorzi sembrano non esserci vincoli a quanto previsto dal D.Lgs. 62/2024.
Quasi nessuno dei giovani-adulti con disabilità grave, potenzialmente coinvolti nel percorso che dovrebbe garantire loro il diritto al lavoro, ha un Progetto di Vita.
– In mancanza del Progetto di Vita, AIFA APS, ritiene sia impossibile individuare i bisogni sui quali dovranno essere modulate le coperative e che il percorso sia in contraddizione rispetto alla strada che si sta percorrendo dopo l’approvazione del D.Lgs. 62/2024, che prevede una attività lavorativa stagliata sui bisogni delle persone e non su quello che “è a disposizione”, con il rischio che, anche queste cooperative, possano diventare nuove aree di parcheggio e di frustrazione.
– I tempi tecnici che sono intercorsi tra il momento dall’invio del testo della Convenzione (22 luglio 2025), e la data della firma del documento (25 luglio 2025), sono stati assolutamente inadeguati, sia al fine di poter approfondire il testo, sia per la condivisione ed ascolto della base associativa. La Convenzione è stata approvata dalla Giunta Regionale dell’Umbria il 9 luglio 2025, per cui era possibile inviarla a tutte le parti interessate molto prima.
Per quanto esposto l’Associazione AIFA APS chiede di partecipare alle fasi elaborative di un documento, in considerazione dell’esperienza maturata in 23 anni di attività e come previsto dall’articolo 55 della legge 117 sul Terzo Settore.
Nonostante le premesse, l’Associazione Italiana Famiglie ADHD APS vuole continuare a collaborare con la Regione dell’Umbria.
AIFA APS ha risposto il 24 luglio alla PEC della Regione Umbria, con due elaborati:
– il primo nel quale AIFA APS esprimeva le perplessità sopra riportate.
– Il secondo, nel merito della Convenzione Quadro, affinché la Regione Umbria valutasse le seguenti osservazioni:
1) adeguare il linguaggio utilizzato conformandolo a quello in vigore dopo il D.Lgs. 62/2024,
2) pensare alla possibilità di una riformulazione dell’articolo 11 della Convenzione, in quanto, dallo schema ricevuto, non si evince con chiarezza il ruolo delle associazioni nell’ambito di tale Convenzione.
L’Associazione AIFA APS auspica inoltre, che sia offerta la possibilità di partecipare e portare proposte su questo tema, anche in base a quanto dichiarato dall’Assessore alle Politiche del lavoro Francesco De Rebotti e dal Garante dei diritti delle persone con disabilità, Massimo Rolla, nel comunicato pubblicato ieri, 25 luglio2025, sul sito della Regione Umbria, riguardo il proseguimento dei lavori sul tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e sulla volontà di continuare ad agire per migliorare il provvedimento raccogliendo proposte da famiglie e associazioni coinvolte.
Detto ciò, l’Associazione AIFA APS ribadisce la ferma volontà di continuare a collaborare con la Regione Umbria sui temi per i quali può dare un fattivo contributo attraverso l’attività di Paolo De Luca Referente per l’Umbria dell’Associazione Italiana Famiglie ADHD APS dal 2005 e Responsabile della Sede Territoriale per l’Umbria, (ai sensi dell’art.14.2 dello Statuto approvato il 18 giugno 2022).
Patrizia Stacconi
Presidente AIFA APS
Associazione Italiana Famiglie ADHD – www.associazioneaifa.it
Via dei Montaroni, 27 – 00068 Rignano Flaminio (RM)
+39 0761 508126 Cell. +39 320 5329432 Fax +39 06 233227628
presidenza@associazioneaifa.it – associazioneaifa@pec.associazioneaifa.it
Paolo De Luca
Referente per l’Umbria dell’Associazione Italiana Famiglie ADHD APS.
Responsabile della sede Territoriale per l’Umbria, ai sensi dell’art.14.2 dello Statuto approvato il 18 giugno 2022.
Recapito Telefonico: 328 665 0216
Mail: referente.umbria@associazioneaifa.it – PEC: paolo.deluca53@pec.it
Visualizza il documento ufficiale
(**) Convenzione Quadro ex art. 14 Decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276 “Accordo per l’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali di tipo B delle persone con disabilità con gravi difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario” e art. 33 Legge regionale 14 febbraio 2018, n.1 e ss.mm.ii. del 09 Luglio 2025.Sottoscritto dalla presidente della Regione Stefania Proietti, l’Arpal Umbria, le sigle sindacali (CGIL; CSL e UIL)e datoriali che hanno aderito, le associazioni del terzo settore e quelle che rappresentano le persone con disabilità.
(*) AIFA APS, Associazione Italiana Famiglie ADHD, nata nel 2002, è composta da familiari e persone con diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività con lo scopo di dare sostegno, ad adulti e minori, e di divulgare informazione evidence based sull’ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder).Nel 2022 l’Associazione Italiana Famiglie ADHD diventa Associazione di Promozione Sociale, entra nel RUNTS, Registro Unico Nazionale Terzo Settore (Rep. n.37859) e acquisisce personalità giuridica.
AIFA APS promuove in tutto il territorio nazionale numerose attività tra cui quella cardine è di dare supporto alle famiglie attraverso una help-line telefonica di ascolto e di informazione garantita a livello territoriale dalla rete di Referenti www.associazioneaifa.it/i-referenti-regionali-e-provinciali-aifa-aps/. Inoltre, AIFA APS favorisce l’attivazione di percorsi di appropriata presa in carico terapeutica nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale delle persone con ADHD e la corretta divulgazione in tema di ADHD e disturbi ad esso correlati. AIFA APS realizza anche: Parent Training, formazione per i genitori; Teacher Training formazione per gli insegnanti; seminari informativi; convegni; sportelli di ascolto e gruppi di auto mutuo aiuto.
Dal 2008 AIFA APS fa parte di ADHD Europe www.adhdeurope.eu e del CNAMC, Coordinamento Nazionale Malati Cronici di Cittadinanza Attiva e dal 2025 della World Federation of ADHD World Federation of ADHD – ADHD Federation
L’ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder, acronimo inglese del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è inserito nel DSM-5, Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, quinta edizione, tra i Disturbi del Neurosviluppo con una prevalenza di ADHD di circa il 5% nei bambini e di circa il 2,5% negli adulti.
ADHD/STIME DI PREVALENZA/ITALIA e in UMBRIA (Elaborazioni di AIFA APS ottenute utilizzando i dati della popolazione al 1° gennaio 2025 sul sito ISTAT e la prevalenza di ADHD, in età evolutiva e adulta, indicata nel Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, quinta edizione – 2013(DSM-5).
In Italia, la stima è di circa 1.265.000 persone con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività: circa 317.000 minori tra i 6 ed i 17 anni con ADHD e circa 948.000 adulti tra i 18 ed i 67 anni (maggiorenni in età lavorativa) con ADHD.
In Umbria, la stima è di circa 17.700 persone con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività: circa 4.400 minori 6-17 anni con ADHD e circa 13.300 adulti con ADHD tra i 18 ed i 67 anni (maggiorenni in età lavorativa).
L’ADHD nelle persone può assumere diverse traiettorie evolutive, a seconda del quadro clinico – e della eventuale complessità causata dalla presenza di comorbidità (altri disturbi del neurosviluppo, psichiatrici e malattie organiche) – per aver ricevuto o meno la diagnosi precoce e per l’appropriatezza/inappropriatezza della presa in carico terapeutica. In età adolescenziale e adulta, tra le conseguenze più diffuse dell’ADHD non trattato si riscontrano: l’abbandono degli studi, la perdita del lavoro, separazioni, frequenti incidenti e ritiro della patente, trascurare la propria salute, fino ad arrivare all’uso di sostanze e al rischio di commettere reati. Invece, nella maggioranza dei casi, la diagnosi tempestiva ed il corretto trattamento dell’ADHD possono consentire alla persona, una migliore qualità della vita favorendo il regolare svolgimento degli studi, l’avvio di un buon percorso lavorativo ed il raggiungimento – di una soddisfacente vita affettiva e sociale.
www.associazioneaifa.it – www.youtube.com/@aifaaps – www.instagram.com/aifa_aps/ – www.x.com/StampaAdhd