========= AIFAnewsletter n.69 del 05/03/2004================================
In questo numero:
1. RASSEGNA STAMPA
2. NUOVO INCONTRO CON IL “GRUPPO H” A BOLZANO
3. ERICKSON FORMAZIONE
4. I° CONVEGNO REGIONALE AIFA LAZIO
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1. RASSEGNA STAMPA
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POSITIVO
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Xagena – Vaccini contenente Tiomersale, potenzia tossicità? – Uno studio
condotto da ricercatori dei Centers for Disease Control Prevention di
Atlanta (USA) per valutare la tossicità dei vaccini contenenti tiomersale
(un composto contenente mercurio, dotato di proprietà antimicrobiche), ha
evidenziato che il tiomersale non aumenta l’insorgere, nel bambino, di
disturbi come autismo o deficit di attenzione.

Vaccini contenente Tiomersale, potenziale tossicità ?
Xagena 29/02/2004 14:51 Ricercatori dei Centers for Disease Control and
Prevention ( CDC ) di
Atlanta negli Usa hanno valutato l’eventuale tossicità dei vaccini
contenenti tiomersale nei
bambini.
Un primo screening è stato eseguito su 124.170 bambini nati tra il 1992 ed
il 1999 con l’obiettivo di ricercare un’associazione tra esposizione al
tiomersale e disturbi dello
sviluppo neurologico.
Nel secondo screening i più comuni disturbi associati all’esposizione al
tiomersale sono stati
rianalizzati tra 16.717 bambini nati tra il 1991 ed il 1997.
E’ stata osservata una relazione tra esposizione al tiomersale ed insorgenza
di tic (rischio relativo RR: 1,89) e ritardo nel linguaggio a 3 mesi (RR:
1,13) e a 7 mesi (RR= 1,07).
In nessuna analisi è stato osservato un aumento del rischio di autismo o di
disturbo da deficit di attenzione.
Secondo gli Autori l’analisi non ha mostrato alcuna significativa
associazione tra somministrazione di vaccini contenenti tiomersale e
disturbi dello sviluppo neurologico.
Sono invece emersi risultati (tic, ritardo nel linguaggio) che necessitano
di ulteriori verifiche.
(Xagena 2004)
Verstraeten T et al, Pediatrics 2003; 112:1039-1048
Per ulteriori informazioni visita www.Xagena.it

POSITIVO
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Il Trentino – Sindrome ADHD, ecco come gestire i bimbi affetti dalla
malattia – Pochi giorni fa a Merano la sezione locale dei Lions club ha
organizzato un incontro sull’ADHD. Durante la serata sono intervenuti
diversi relatori tra i quali: Jasmine Rizzi dell’Aifa Sindrome Adhd, ecco
come gestire i bimbi affetti dalla malattia Il Trentino 27/02/2004 TRENTO.
Vengono molto spesso considerati bambini discoli, vivaci, quasi
incontenibili, a volte addirittura maleducati quando non riescono a
intrattenere rapporti con i compagni. In realtà soffrono
di Adhd, una malattia chiamata disturbo da deficit di attenzione e
iperattività. Su questo tema – che colpisce molte famiglie anche in
Trentino – qualche giorno fa a Merano la
sezione locale del Lions club ha proposto una occasione di approfondimento.
Gruppi di ricerca
segnalano che 4 bambini su cento soffrono di Adhd, mediamente uno studente
con difficoltà di
apprendimento per classse. «A mia figlia l’Adhd è stato diagnosticato
tardivamente – ha sostenuto un genitore – e a scuola gli insegnanti non
sanno come intervenire». L’Adhd provoca reazioni incontrollabili. «Riceviamo
spesso lettere di genitori che ci raccontano le loro esperienze – ha
spiegato nel corso della serata Jasmine Rizzi dell’Aifa, l’associazione
italiana famiglie Adhd – di come diventi difficile anche fare la spesa al
supermercato, quando il bambino all’improvviso inizia a buttare giù dagli
scaffali tutto quello che trova». I relatori hanno affrontato l’Adhd da
diverse angolature: dall’aspetto medico e farmacologico a quello
psicologico, dal modo di vivere la malattia nell’ottica del bambino colpito
e delle famiglie. Gli esperti hanno evidenziato come il coinvolgimento di
tutte parti in causa può
produrre risultati importanti. La referente per il Trentino Alto Adige
dell’associazione
italiana famiglie Adhd è Laura Arcari Deflorian e può essere contattata
tramite l’indirizzo
referente.trento@aifa.it

POSITIVO
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Italiasalute.it – Alcol in gravidanza dannoso per il cervello – L’alcol in
gravidanza, anche se assunto a piccole dosi, danneggia lo sviluppo del
cervello del feto. Ulteriori studi hanno evidenziato che il 90% delle donne
che bevono in maniera cronica hanno figli che sviluppano problemi di salute
mentale come attention deficit disorder, episodi psicotici e tentativi di
suicidio.
ALCOL IN GRAVIDANZA DANNOSO PER IL CERVELLO DEL FETO
Italiasalute.it 02/03/2004
L’alcol in gravidanza, anche se assunto a piccole dosi, danneggia lo
sviluppo del cervello del feto. L’alcol, , è in grado di danneggiare lo
sviluppo delle cellule cerebrali e delle loro connessioni nel feto non
ancora nato, influire sulle dimensioni dell’encefalo e provocare disturbi
durante l’adolescenza. First of all, quindi, astenersi del tutto
dall’assumere
bevande alcoliche – suggeriscono gli esperti.
Il perché è presto detto, e lo hanno spiegato gli specialisti riunitosi al
recente Meeting annuale della AAAS, acronimo che sta per American
Association for the Advancement of
Sciences: “I nostri studi sugli animali, indicano come esista un elevato
livello di morte cellulare nel cervello del topo appena nato, a seguito
dell’esposizione all’alcol in quantità che sono state calcolate
corrispondenti a quelle che potrebbe subire un feto umano che le riceva
dalla madre, circa due cocktail” è questo il risultato riportato da John W.
Olney, docente di neuropsicofarmacologia alla Washington University School
of Medicine di St. Louis nel Missouri.
La prova è stata fatta anche somministrando farmaci anestetici ed è stato
osservato come una
anestesia lieve in un topo neonato per circa 1 ora è una dose sufficiente
per far scattare la morte delle cellule nervose.
Da anni le ricerche di Olney avevano suggerito come l’esposizione precoce
all’alcol e agli anestetici potesse essere causa di suicidio cellulare dei
neuroni, quel processo noto
agli specialisti noto con il nome di ‘apoptosi’. Sinora la correlazione era
però stata provata solo con quantitativi elevati di sostanze. Più
recentemente l’alcol somministrato a topi neonati è stato dosato ad un
livello tale da determinare un aumento nel sangue dello 0.07% (inferiore al
limite minimo per il divieto della guida che è tra 0.08 e 0.10%). Nonostante
il livello fosse inferiore a quello consentito per guidare negli umani, era
comunque sufficiente per determinare la morte delle cellule nervose.
Un dato da interpretare alla luce dei meccanismi fisiologici del cervello.
Ce lo spiega il professor Giorgio Maria Bressa, psichiatra a Roma e Docente
di Psicobiologia del Comportamento Umano all’Istituto Progetto Uomo di
Viterbo: “La morte di un certo numero di neuroni è normale durante lo
sviluppo, ciononostante l’assunzione di alcol sembra almeno raddoppiarne il
numero. Al settimo mese di gravidanza nel cervello del neonato si verifica
un fenomeno chiamato ‘pruning’ in cui il feto distrugge, ‘butta via’ il
25-30% dei neuroni cresciuti sino a quel momento.
Questo perché dopo la giunzione del tubo neurale, che avviene al secondo
mese di gestazione, il cervello entra in una fase di sovraproduzione di
cellule nervose. Ne produce in grande quantità e il ‘pruning’ non è altro
che un meccanismo regolatore in cui il cervello elimina ciò che ha prodotto
in eccesso. A due anni di età” continua Bressa “avviene un fenomeno analogo,
non più sulle singole cellule nervose, bensì sui collegamenti tra esse, le
cosiddette ‘sinapsi’. Il cervello quindi effettua una seconda selezione, i
collegamenti non utilizzati vengono eliminati e parte da lì un processo di
accrescimento funzionale che durerà sino all’adolescenza. Ora, se l’uso
eccessivo di sostanze dannose per i neuroni ne distrugge una parte il
neonato arriva alla vita con un bilancio in passivo o comunque svantaggiato
dal momento che il ‘pruning’ avviene inevitabilmente e automaticamente”. Il
cervello durante la
gestazione costituisce 250mila nuovi neuroni al minuto per la strabiliante
cifra di 10 alla 47ma potenza.
E sia quello dei topi che quello degli esseri umani è particolarmente
sensibile alla ‘sinaptogenesi’ ossia al suicidio cellulare dei neuroni che
non riescono a creare
connessioni utili. Alcol e anestetici interferiscono con questo delicato
processo in quanto cellule danneggiate non riescono a fare sinapsi.
E’ noto inoltre che grandi quantitativi di alcol durante la gestazione sono
in grado di determinare finanche una riduzione permanente del volume del
cervello. Una condizione
nota come ‘sindrome feto-alcolica’. Altri studi hanno poi evidenziato che il
90% delle donne che bevono in maniera cronica hanno figli che sviluppano
problemi di salute mentale come
‘attention deficit disorder’, episodi psicotici e tentativi di suicidio.
Problemi che non sempre si evidenziano durante l’infanzia ma che fanno la
loro comparsa all’inizio dell’adolescenza, spesso a livello dell’ippocampo,
una struttura importante per l’apprendimento e la memoria.

NEGATIVO
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Agi – Bimbi iperattivi, verdi: vogliono introdurre farmaci-droga – Mauro
Bulgarelli, deputato dei verdi, ha presentato un’interrogazione parlamentare
al ministero della Salute in merito all’imminente reintroduzione sul mercato
italiano del Ritalin. Secondo i verdi le ricerche condotte già dai primi
anni settanta hanno dimostrato l’inefficacia e la pericolosità del farmaco
che, in molti casi, stimola impulsi omicidi e suicidi e sviluppa nel bambino
dinamiche distruttive e psicotiche.
BIMBI IPERATTIVI,VERDI: VOGLIONO INTRODURRE FARMACI-DROGA
AGI 03/03/2004 15:12
(AGI) – Roma, 3 mar. – Torna in auge il dibattito se e come curare i bambini
iperattivi. Il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli ha presentato
un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute in merito alla
imminente reintroduzione sul mercato italiano del Ritalin, un
farmaco appartenente alla categoria degli stupefacenti, gia’ ritirato dal
commercio nel 1989 e
largamente usato negli Usa per sedare i bambini troppo vivaci: “Entro sei
mesi la multinazionale Novartis rimettera’ in commercio il Ritalin – spiega
Bulgarelli – a base di metilfenidato, un’anfetamina usatissima fin dagli
anni sessanta dai giovani americani, che la utilizzano per i suoi effetti
eccitanti.
Questo medicinale e’ somministrato negli Usa a milioni di bambini che si
ritengono affetti da
ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) una sigla inventata dagli
psichiatri Usa – aggiunge il deputato verde – per definire i bambini
iperattivi o ipercinetici, quelli che, insomma, a scuola danno fastidio. Gli
stessi inventori ritengono pero’ che non e’ stato appurato, in sede
scientifica, se quest’insieme di sintomi, sia effettivamente rilevante sotto
il profilo patologico”. Per i Verdi ricerche condotte a partire dagli anni
settanta hanno dimostrato inequivocabilmente l’inefficacia e la
pericolosita’ del Ritalin, che in moltissimi casi induce a pulsioni omicide
(in particolare nei confronti dei genitori) o suicide e, piu’ in generale,
sviluppa nei bambini dinamiche distruttive e psicotiche.

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2. NUOVO INCONTRO CON IL “GRUPPO H” A BOLZANO
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a cura della Referente AIFA Trentino Alto-Adige, Laura Arcari
referente.trentinoaltoadige@aifa.it
Lunedì 1° marzo la referente del Trentino Alto-Adige dell’AIFA Laura Arcari
ha partecipato ad un nuovo incontro con il Gruppo H di Bolzano programmato e
presieduto dalla nostra referente insegnanti AIFA, la Prof.ssa Elisabetta
Galli.
Scrive la sig.ra Arcari: L’incontro si è svolto come quelli dello scorso
anno tra insegnanti
curricolari, di sostegno, rappresentanti delle ASL e genitori, in un clima
molto disteso e familiare nell’intento comune di parlarci, scambiarci
opinioni e soprattutto indicazioni per fronteggiare l’emergenza dell’attuale
inadeguata risposta ai problemi d’integrazione nella scuola. Abbiamo
riassunto gli obiettivi del nostro Gruppo e i promotori dell’incontro ci
hanno fornito del materiale da leggere. Siamo stati messi al corrente di
un’indagine recente che la nostra Provincia di Bolzano ha fatto nelle scuole
e nelle strutture sanitarie di sostegno all’handicap, il cui risultato è
stato raccolto in un opuscolo che presto avremo.
Abbiamo provato a confrontarci anche noi presenti, rispetto ad alcune
domande formulate in questo questionario ed è emerso che c’è molto
scoraggiamento e rassegnazione da parte dei genitori rispetto le
Istituzioni, così come da parte di alcuni insegnanti di sostegno che si
sentono demotivati per la continua diminuzione di orario di copertura dei
bambini da loro seguiti e l’aumento numerico di casi che gli vengono
affidati, con il conseguente risultato che prevedono di poter offrire in
futuro solo un’attività di recupero e non più di assistenza in classe.
Un genitore ha espresso la sua perplessità relativamente all’attuale scuola
integrata in quanto non rispecchia i propositi della Legge 104 ed ha
rimpianto le cosidette “scuole differenziali” che se non altro venivano
seguite da personale specializzato e quindi con meno problemi per le
famiglie… A tal proposito è intervenuta la nostra referente Elisabetta
Galli (insegnante di sostegno da 20 anni e attualmente formatrice del
personale stesso) ricordando, per sua esperienza, che quelle scuole forse
funzionavano ma c’era una sorta d’isolamento successivo alla scuola molto
più grave…quello dalla società ( spiegato da lei è stato davvero
interessantissimo ascoltarla!). Ha sottolineato come in molte parti d’Europa
sia ancora in atto quella vecchia formula ma che ai vari Convegni a cui
partecipa e dove incontra insegnanti venga dichiarata l’invidia verso il
nostro tipo di scuola “aperta” all’integrazione.
Ha ribadito la validità dell’ attuale modello ma le difficoltà ad attenersi
alla stessa per mancanza di formazione del personale docente e di
conseguenza alla mancanza di flessibilità ed accettazione generale (anche
dalle famiglie dei compagni) del bambino con handicap in classe.
Abbiamo dedotto tutti insieme che è ancora un lavoro lungo e certosino ma
che c’è una forte spinta (come la spontanea formazione di Gruppi H dimostra)
affinchè questo avvenga e che non bisogna mollare: è un investimento sul
futuro in cui bisogna credere !
E’ stato previsto un ulteriore incontro verso Maggio sempre nell’intento di
sederci insieme intorno ad un tavolo per fare proposte, condividere
esperienze e fare “rete” d’informazione reciproca (scuola-genitori e ASL)…
Nel nostro piccolo ci stiamo provando con l’augurio di essere d’esempio per
altri, visto che questa opportunità è prevista per tutti i circoli didattici
sul territorio nazionale. E’ un’altra ricchezza offerta sulla carta e da
molti non tenuta in considerazione o di cui non si è a conoscenza: la
possibilità di instaurare un dialogo.
Chiunque fosse interessato per le modalità di attivazione di un Gruppo H
nella propria scuola (la cui formazione è prevista e auspicata dalla Legge
104) potrà chiedere a me o direttamente a Elisabetta Galli
referente.scuola.bolzano@aifa.it .
Fate tam-tam per questa opportunità ognuno dove può come può e quando può…
come gli amici AIFA hanno imparato a fare!

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3. ERICKSON FORMAZIONE
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Tratto da “INFO ERICKSON – Marzo 2004”
Sempre di più la crescita professionale degli insegnanti e di tutte le
figure che gravitano intorno al mondo della scuola e del sostegno ad alunni
con bisogni educativi speciali è strettamente legata a un aggiornamento
continuo e di qualità. Questo è il genere di iniziative che, così come nel
passato, il Centro Studi Erickson intende proporre anche per il 2004.
Inoltre, l’accreditamento come ente formativo per il personale della
scuola – riconosciuto da parte del Ministero della dell’Istruzione,
Università e Ricerca e dalla Provincia Autonoma di Trento – e il sistema ECM
del Ministero della Sanità accrescono la nostra responsabilità nei confronti
degli utenti, rendono più qualificanti le iniziative proposte, ma
soprattutto rafforzano quelle attestazioni di gradimento ricevute nel corso
degli anni.

CORSI DI AGGIORNAMENTO IN SERVIZIO
Il Centro Studi Erickson organizza corsi di aggiornamento rivolti a
insegnanti e operatori. Un’équipe di formazione composta da docenti,
psicologi, pedagogisti e altri specialisti condurrà gli incontri concordati
presso la sede della scuola o ente che ne faccia richiesta.
Se la scuola o l’ente è interessato a uno più temi dovrà inoltrare una
richiesta scritta al Centro Studi Erickson, indicando i temi prescelti, i
destinatari, gli obiettivi del corso, il monte ore indicativo
dell’iniziativa di aggiornamento, il periodo di svolgimento e i dati della
scuola (indirizzo, numero di telefono, nome del referente dell’iniziativa) .
Sulla base di questo progetto di aggiornamento e in rapporto alla
disponibilità dell’équipe di formatori, verranno inviati senza alcun impegno
un programma dettagliato e un preventivo di spesa. Le richieste possono
essere inviate via e-mail a cramerotti@erickson.it o
via fax 0461 956733 indicando nell’oggetto del messaggio “Richiesta corso –
Proposta online”.

ALCUNE AREE TEMATICHE PRINCIPALI SU CUI PUÒ ESSERE RICHIESTO UN CORSO DA
SVOLGERE PRESSO LA PROPRIA SCUOLA/ENTE:
– Disturbi dell’apprendimento
– Intervento su autoefficacia, autostima, stili attributivi e teorie del sé
– Strategie di intervento sulla motivazione e sull’autoregolazione
– Strategie di intervento su iperattività e disturbi dell’attenzione
– Dispersione scolastica, educazione socio-affettiva e educazione alla
salute
– Bullismo, prepotenza e aggressività
– Il disagio nell’adolescenza
– Ritardo mentale e handicap
– Come si costruisce il Piano educativo individualizzato
– Interventi psicoeducativi sui comportamenti problema
– Lavoro psicologico di sostegno alle famiglie
– Metodologie didattiche innovative
– Didattica metacognitiva/abilità di studio
– Apprendimento cooperativo e tutoring
– Laboratori creativi
– Autonomia delle scuole e nuovo management
– Progettazione e Portfolio
– La costruzione del POF
– La valutazione
– Stress dell’insegnante
– Condurre la classe in modo efficace
– L’uso delle nuove tecnologie nella scuola. Computer e software didattici
– Educazione sessuale e affettiva
PER INFORMAZIONI:
Centro Studi Erickson
dott.ssa Sofia Cramerotti
tel. 0461 950747 – 950690
fax 0461 956733
e-mail: cramerotti@erickson.it

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4. I° CONVEGNO REGIONALE AIFA LAZIO
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POMEZIA (Roma) – 3 APRILE 2004 (8.45 – 13.30)
ADHD e disturbi dell’apprendimento: disabilità “nascoste”, spesso associate
Un convegno
per i genitori, gli insegnanti,
gli operatori sanitari e sociali
Ingresso gratuito iscrizione obbligatoria
Scarica da qui la scheda di iscrizione:
www.aifa.it/documenti/schiscriz-pomezia04.zip
Scarica da qui il programma: www.aifa.it/documenti/convPomezia04.zip
HOTEL SELENE
Via Pontina Km. 30,000- POMEZIA
Relatori e Moderatori del Convegno
PROGRAMMA
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Moderatore: Luisa Lopez
8.45 – Saluto delle autorità
Dott. Paolo Verzili – Vicesindaco di Aprilia
Dott. Vincenzo La Pegna – Assessore Servizi Sociali di Aprilia
Dott. Raffaele D’Errico- Presidente AIFA
9.00 – Diagnosi e percorsi terapeutici nell’ADHD e nei disturbi dell’
apprendimento
Mark T. Palermo
9.50 – Implicazioni dei disturbi dell’apprendimento e strategie in ambito
scolastico
Pamela Kvilekval
10.45 Coffee-break
11.00 – Le metodiche della terapia cognitivo-comportamentale per bambini con
ADHD in ambito scolastico
Erica Menotti
11.25 – L’ADHD nella vicenda umana e professionale di un pediatra
Francesco Renzulli
11.45 – Testimonianze dei genitori
Tiziana Ceccaroli AIFA Onlus
Mauro Filippi AIFA Onlus
Massimo Micco AIFA Onlus
Franco Botticelli A.I.D. Onlus
12.10 – Interventi programmati di genitori ed insegnanti
12.20 – Sessione di domande e risposte tra pubblico e relatori
13.20 – Conclusioni
Luisa Lopez /Raffaele D’Errico/Enzo Aiello

NOTE ORGANIZZATIVE
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Sede Convegno
Hotel Selene- Pomezia- Via Pontina Km. 30,000
Iscrizione al Convegno
L’iscrizione è obbligatoria e gratuita. Permetterà di ricevere l’attestato
di partecipazione
Video AIFA
Il Convegno verrà ripreso dai tecnici della VideoNetService e disponibile su
VHS
Segreteria scientifica
Fax 02-700421276 comitato.scientifico@aifa.it
Segreteria organizzativa
AIFA onlus – Sig.ra Patrizia Stacconi
Via U. Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma)
Tel. 06-9072234 Fax 06-233227628 Cell. 328-3625445 segreteria@aifa.it
Informazioni logistiche
Sig.ra Tiziana Ceccaroli Tel. 0692727992
Iscrizione AIFA onlus anno 2004
La quota d’iscrizione all’AIFA Onlus per l’anno sociale 2004 è fissata in 20
euro e avrà durata annuale con scadenza il 31/12/2004
www.aifa.it\aderire.htm