============= AIFAnewsletter n.35 del 30/05/2003 ==========================
In questo numero “speciale” segnaliamo:

GIORNATA SULL’ADHD E DONNE AD AARAU (ZURIGO): APPUNTI DI VIAGGIO…
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Come annunciato, si è svolto ad Aarau (vicino a Zurigo) il 24 maggio scorso, un interessantissimo convegno dedicato all’ADHD nelle donne, cui hanno partecipato le nostre referenti di Varese (Astrid Gollner, autrice di numerose traduzioni soprattutto sull’ADHD nell’adulto) e di Trento (Jasmin Rizzi Hueller).
Ecco i loro appunti di viaggio che vogliono condividere con tutti gli amici iscritti alle nostre Newsletter.

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E’ stata un’esperienza emozionante, l’atmosfera era piacevole e serena.
Delle 150 donne presenti una buona parte erano affette da ADHD, le altre erano mogli o madri di persone con ADHD.
Qui un brevissimo riassunto degli interventi. Quando riceveremo la raccolta della documentazione scritta, cercheremo di farvi avere  le traduzioni dal tedesco.

Sari Solden: americana, autrice di due bellissimi libri  ” Journeys through ADDulthood” (viaggi attraverso l’età adulta adhd) e “Women with add” meglio conosciuto come “la principessa del caos”. Sari Solden è assistente sociale e psicoterapeuta, a trent’anni diagnosticata adhd e da allora si dedica esclusivamente al trattamento degli adulti.

Ha raccontato la sua esperienza, di quanta energia ci voleva per nascondere il proprio disagio, di quanto era distruttiva la propria autocritica, quanto era stato difficile uscire dall’ombra e ristrutturare la propria vita, ma ci ha anche dimostrato com’è bello essere adhd: oggi è una donna  di successo nonostante il suo disagio. Lei ha imparato ad accettare i lati negativi del suo disagio insieme a quelli positivi.  Noi ci siamo trovati davanti una persona solare.

Doris Ryffel: svizzera, medico psichiatra e psicoterapeuta, intervento “AD(H)D nelle donne e nelle ragazze”

Il comportamento dei maschi adhd è molto più evidente che non nelle femmine, per questo motivo nella maggior parte dei casi le ragazze vengono diagnosticate più tardi rispetto ai ragazzi, inoltre il problema è più frequentemente quello della disattenzione, per cui molte di loro restano nel loro disagio per tutta la vita. A questo si aggiunge il fatto che le ragazze iperattive si adattano comunque più facilmente alle situazioni rispetto ai maschi.  Il disturbo non riconosciuto reca gravi danni sulla loro vita da adulti e,  con sviluppi negativi  sia nel loro ruolo di moglie, madre e casalinga. Molte donne vanno in analisi a causa della loro depressione e solo in seguito si scopre che sono adhd!

Dalle ultime ricerche fatte risulta che il 2 % della popolazione adulta è affetta da adhd.

Nella maggior parte dei casi le ragazze/donne compensano il loro deficit con un QI elevatissimo.

Molto tipico nelle femmine è:

– una forte labilità emozionale (altalena euforia – depressione, cosa molto difficile per gli altri da accettare, di conseguenza autostima negativa);
– disturbi alimentari, soprattutto la tendenza a divorare il cibo in grande quantità;
– ipersensibilità (sono molto intuitive, anche questo spesso motivo di depressione);
– disturbi ormonali (soprattutto durante il ciclo hanno delle oscillazioni ormonali molto più elevate delle donne non adhd, le quali a loro volta causano oscillazioni emozionali).
– sessualità diversa: molto donne adhd vivono più relazioni di uguale e forte intensità contemporaneamente, oppure hanno enorme difficoltà di vivere la loro sessualità. Allo stesso tempo, durante la loro vita sessuale diventano particolarmente creativi (scrittrici, pittrici..)

Questi disturbi aumentano ancora durante la pubertà e la menopausa. Ricerche hanno dimostrato che il periodo dell’allattamento è quasi sempre il periodo più equilibrato nella vita di queste donne, mentre dopo l’allattamento ritornano tutti i sintomi del disagio.

Le comorbilità presenti nelle donne:

depressioni                               20 – 30 %
ansie                                        20 – 30 %
disturbi bipolari                         15 – 20 %
disturbi comportamentali           30 – 50 %
disturbi oppositivi                      30 – 60 %
dislessia,disgrafia,discalculia      20 – 30 %
fobie                                        10 – 30 %
abuso di droghe                        50 %

Cordula Neuhaus: tedesca, pedagogista , intervento ” Donne e ragazzi intelligenti e la loro vita”. Ha fatto un ottimo intervento contro i vari movimenti europei e americani che sono contro la terapia con Ritalin.

Fino a poco tempo fa si credeva  che il rapporto tra maschi e femmine adhd fosse 9 a 1, ma ricerche effettuate già nel 1997 presso il Massachusetts Hospital (Biedermann) dimostrano che il rapporto è di 2 a 1, cioè il numero delle ragazze/donne adhd è notevolmente più alto di quanto si pensa.

[Qui vi posso riportare solo poche cose, perché Cordula Neuhaus parlava come un fiume ed il suo intervento era così interessante e trascinante che non ho preso nota per paura di perdermi qualcosa.]

Già da piccolissime queste bambine hanno dei sintomi un po’ particolari:

–        disregolazione fame/sete – caldo/freddo
–        reazione a fibre (lana, fibre sintetiche)
–        disturbi del ritmo del sonno
–        rifiuto di ogni novità (cibo, favola raccontata con parole diverse..)

Da più grandicelle si nota uno spiccato senso di orientamento verso quello che fanno le persone adulte e percepiscono con estrema sensibilità le sensazioni degli adulti (per questo imitano azioni che possono essere pericolose) e possono avere un’estrema sensibilità dell’udito (percepiscono ogni rumore estraneo). La loro creatività nasce dalla capacità di reagire in modo velocissimo alle varie situazioni, Già da piccolissime avvertono in modo esagerato il senso della paura e molto spesso queste ragazze sono esposte ad un alto rischio dell’autoaccusa (lasciano in giro foglietti con messaggi negativi “sono stupida”.).
Una gran parte delle ragazze, ma anche dei ragazzi  adhd sono portati per fare l’attore; hanno la mania di collezionare ogni cosa (per compensare tutte le dimenticanze); hanno la sindrome dell’assistenza (una forte percezione dei disagi degli altri, che molte riescono più avanti a tradurre in lavori sociali o simili).

L’intervento è stato brillantissimo, divertente ma anche molto commovente, prossimamente ve lo riporterò per intero.

Jasmin ha anche allacciato contatti per un futuro scambio di informazioni sul neurofeedback, ma a tempo debito vi spiegherà il resto.

Un caloroso saluto a tutti,