================== AIFAnewsletter n. 222 anno XIII del 02/04/2015 ==================
Notiziario sul Deficit d’Attenzione ed Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati,
diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD.
Auguriamo a tutti i nostri amici,
lettori e simpatizzanti una Santa Pasqua,
giorni di Pace e Serenità.
Patrizia Stacconi e lo staff tutto

In questo numero:
1. EVENTI:

  • 7 marzo 2015 – “Un po’ più di attenzione….” ai comportamenti problematici e difficoltà di apprendimento – Progetto di ricerca pilota presso l’Istituto Comprensivo San Pio di Pietrelcina – Pietralcina (BN)
  • 13 aprile 2015 – Giornata di formazione per docenti: “ADHD e scuola media: come orientarsi… ed orientare” – Rozzano (MI)
  • 8 maggio 2015 – Serata informativa: ”ADHD nella vita e nello sport” – Rozzano (MI)
2. VARIE
3. Storia vera: Mi chiamo Giulia
1. EVENTI
7 marzo 2015
Pietralcina (BN)

 “Un po’ più di attenzione….” ai comportamenti problematici e difficoltà di apprendimento. Progetto di ricerca pilota presso l’Istituto Comprensivo San Pio di Pietrelcina

L’AIFA Campania in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Benevento e l’Istituto Comprensivo San Pio di Pietrelcina propone un progetto di rilevazione dei comportamenti problematici e difficoltà di apprendimento.
L’iniziativa in oggetto riguarda uno screening di rilevazione delle difficoltà scolastiche inerenti l’ADHD e i DSA ed è stato pensato e progettato da Roberto Ghiaccio. Ha lo scopo di effettuare la raccolta di dati clinici per la stesura di uno studio che sarà predisposto e che poi verrà pubblicato a giugno 2015 in un prossimo convegno sugli adulti che verrà organizzato sempre a Pietrelcina, in collaborazione con la dirigenza dirigente scolastica del suddetto Istituto Comprensivo di Pietrelcina.
Il progetto coinvolge l’USP di Benevento e il distretto di San Giorgio del Sannio della ASL di Benevento e prevede:

  • individuare possibili casi di ADHD e DSA al fine di prendere atto dei casi di difficoltà scolastiche per attuare apposite strategie metodologiche di didattica inclusiva e compensativa per favorire il miglior successo scolastico possibile,
  • garantire ove necessario una corretta diagnosi ed una appropriato percorso riabilitativo, il tutto volto a prevenire ricadute psicologiche e sociali che possono turbare le traiettorie di sviluppo dell’alunno.
Per informazioni contattare Massimo Micco referente.campania@aifa.it

13 aprile 2015
Rozzano (MI)

Giornata di formazione per docenti: “ADHD e scuola media: come orientarsi… ed orientare”
13 aprile ore 17- 19,30 presso Cascina Grande, Via Togliatti: giornata di formazione per docenti “ADHD e scuola media: come orientarsi… ed orientare”

L’evento è organizzato da AIFA Onlus Lombardia in collaborazione con il Comitato dei Genitori di Rozzano “L’ELEFANTE” e con il patrocinio del Comune di Rozzano.

Ingresso libero.

Per ulteriori informazioni contattare Chiara Gori, referente.milanosud@aifa.it

8 maggio 2015
Rozzano (MI)

Serata informativa: ”ADHD nella vita e nello sport”
8 maggio ore 20,30 presso Cascina Grande, Via Togliatti : Serata informativa ” ADHD nella vita e nello sport”.
L’evento è organizzato da AIFA Onlus Lombardia con il patrocinio del Comune di Rozzano.
Interventi sulle Arti Marziali, esperienza di Baskin portato da un ragazzo con ADHD e sulle terapie nello sport agonistico.
Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni contattare Chiara Gori, referente.milanosud@aifa.it
2. VARIE
AIFA Campania entra a far parte del GLIP

  • AIFA Campania è entrata a far parte del GLIP (gruppo lavoro inclusione provinciale) di Benevento, mediante l’istituzione di un gruppo provinciale di supporto alla disabilità per alunni con BES, per le loro famiglie, le scuole e per i docenti curriculari e di sostegno.
    Il gruppo provinciale di supporto è formato da esperti la cui disponibilità è a titolo gratuito e vede la partecipazione di rappresentanti di diverse associazioni, tra cui AIFA Campania, oltre che del responsabile di NPI dell’ASL di Benevento e dei vari dirigenti scolastici e referenti BES.
    La sede istituita è presso l’Ufficio scolastico provinciale di Benevento.

Per ulteriori informazioni contattare Massimo Micco referente.campania@aifa.it

–        Torino: Ospedale San Luigi di Orbassano apre il servizio per adulti con ADHD

  • Il Prof. Maina, primario della psichiatria dell’Ospedale San Luigi di Orbassano, ha voluto dedicare delle risorse al tema ADHD Adulti, nelle persone del Dott. Claudio Carezana e il Dott. Francesco Oliva. La struttura è sovraterritoriale, per informazioni contattare l’ospedale allo 011 9026504 oppure Roberta Dri referente.torino2@aifa.it

3. Storia vera: Mi chiamo Giulia

Mi chiamo Giulia, sono la mamma di Michele, oggi splendido ragazzo di 17 anni, non grande studioso ma con mio grande orgoglio bravo ragazzo, sensibile, intelligente e pronto sempre ad aiutare chiunque vede in difficoltà.

Ma come siamo arrivati a tutto questo?

(tengo a precisare che senza l’aiuto e appoggio incondizionato di mio marito non ce l’avrei fatta)

La nostra storia inizia circa 16 anni fa quando ormai disperavamo di poter avere figli… finalmente ci chiamano dal Tribunale per dirci che Michele, 18 mesi, cercava mamma e papà… con immensa gioia abbiamo accettato di diventare i suoi genitori e siamo andati a prenderlo; è entrato in casa, ha tirato la coda al gatto… ed è diventato padrone assoluto della nostra vita e del nostro cuore!

Però.. già da subito abbiamo capito che il nostro compito non sarebbe stato facile, troppi episodi di rabbia incontenibile, agitazione continua, nessun gioco, nessuna coccola sembrava calmarlo.

Nella prima scuola materna in cui l’abbiamo iscritto mi hanno chiamato la sera stessa per dirmi di portarlo via, la seconda volta è andata un po’ meglio, le maestre hanno preso a cuore il mio piccolo e cercavano in tutti i modi di farlo integrare, di tenerlo tranquillo. Di quel periodo ricordo solo le facce di mamme e nonne che ci guardavano disgustati e mormoravano ai loro bambini “vieni via, stai lontano da lui”, le continue lamentele che mi giungevano un po’ distorte dalle maestre che non potevano fare a meno di riferirmi.

Arriviamo alle elementari: stesso discorso; eravamo continuamente convocati per le segnalazioni dei genitori, sempre le stesse cose: “suo figlio picchia, morde, scappa, non stà fermo, non ascolta, non segue le regole!” ..tutti i giorni dovevo piantare il lavoro a metà mattina per correre a prenderlo..alla fine mi sono licenziata.

Michele oltretutto aveva, e purtroppo ancora oggi non è del tutto risolto, grossi problemi di linguaggio, per cui era anche difficile capire cosa era realmente successo, farsi spiegare, percepivo che il fatto di non poter riuscire a comunicare con gli altri lo rendesse spesso aggressivo.

Com’era brutto vedere gli altri bambini che giocavano spensierati ai giardini e appena arrivava Michele se ne andavano, tutti invitati alle feste di compleanno e lui no.. quanto piangere, ma a lui sembrava non importasse nulla, ma quanto mi sbagliavo!

Per anni abbiamo pensato che fosse uno strascico della sua, anche se breve, vita passata, più volte ho pensato di non essere capace di fare la mamma, non sapevo più cosa fare, ma più passava il tempo più mi rendevo conto che c’era dell’altro; troppa sofferenza che all’inizio credevo solo mia ma che col passare del tempo mi sono resa conto che leggevo anche nei suoi occhioni che sembravano chiedermi aiuto, ma io mi sentivo impotente e disperata.

Credo di avere toccato il fondo della disperazione; non so come ho fatto ma ad un certo punto mi sono riscossa, mi sono resa conto che non potevo crollare, che si, c’era un problema, dovevo prenderne atto, accettarlo e affrontarlo, mi sono sentita come la leonessa che deve difendere i suoi cuccioli.

E’ incominciato un pellegrinaggio in ospedali, neuropsichiatrie, da psicologi, all’inizio sembrava fossimo noi a non saper fare i genitori, ma non ci siamo arresi, poi quasi per caso, ho sentito parlare di adhd, tutte le informazioni che ho letto sembravano descriverlo alla perfezione.

Ho anche avuto la fortuna di incontrare le persone giuste che mi hanno indicato la strada da percorrere, purtroppo allora in Italia non esistevano strutture per la diagnosi, siamo dovuti andare all’estero, ma finalmente ci si è aperto un mondo, finalmente sapevamo da cosa dipendeva tutta la sua sofferenza, finalmente abbiamo capito che non era colpa nostra ma soprattutto FINALMENTE potevamo aiutarlo nel modo giusto.

Ha dovuto prendere il farmaco che non posso negare è stato di fondamentale aiuto, per anni ha seguito terapie comportamentali, dalla terapia equestre alla psicoterapia alla logopedia; non da ultimo, il nostro amore e sostegno incondizionati.

Il fatto poi di riuscire a seguire le lezioni a scuola è stato importante anche perché sono emerse altre problematiche di disgrafia e disortografia che ho scoperto essere, insieme ad altri disturbi relativi all’apprendimento, spesso presenti insieme all’adhd.

Sono riuscita a fargli assegnare un insegnante di sostegno e tutti gli strumenti compensativi e dispensativi a lui necessari. Con la scuola ho sempre cercato di stabilire un rapporto di collaborazione e disponibilità, di capire che anche dall’altra parte c’erano delle difficoltà e molto spesso ho trovato persone disposte a rimettersi in gioco per imparare nuove strategie ed acquisire tutte le informazioni relative all’adhd.

Sento spesso purtroppo però che per tante famiglie il rapporto con la scuola è molto problematico, che è difficile riuscire a sensibilizzare i docenti sia per quanto riguarda l’adhd, sia per i disturbi relativi all’apprendimento, chi ne subisce le conseguenze alla fine sono i bambini.

La strada da allora è stata piano piano in salita, non facile, ma con la consapevolezza che era quella che gli avrebbe consentito di vivere serenamente, di avere amici, di fare sport, di avere un futuro, e gran parte di tutto ciò per il momento si è avverato.

Giulia