============         AIFAnewsletter n. 209 del 19 settembre 2013     ===============
Notiziario sul Deficit d’Attenzione con Iperattività, disturbi e problematiche ad esso correlati, diffuso dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD Onlus.
In questo numero:

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EVENTI:
1.    “ADHD: DIAGNOSI  PRECOCE  E  TRATTAMENTI”
Convegno ECM  per dipendenti ASL RMF  
CERVETERI,  21 settembre 2013, Palazzo del Granarone – Sala Consiglio Comunale
2. “Le problematiche comportamentali e cognitive di bambini e ragazzi con ADHD” – Seminario per educatori
VARESE 8,14 e 22 ottobre, Aula Magna dell’università Insubria, Via Ravasi 2
3.“Ma sono davvero bambini monelli?” Corso introduttivo sull’ADHD  per genitori insegnanti e educatori
BERGAMO  11 ottobre, Aula Magna IC “A.da Rosciate”, Via Cordussi 7

STORIE VERE:
Racconto della mamma di un bambino NON ADHD

RASSEGNA STAMPA:
Articoli di interesse medico: “Test per bambini vivaci”
Articoli Laughing : Sostegno scolastico, “l’obiettivo non è aumentare le ore, ma incrementare la formazione”

ANGOLO DELLA LETTURA: “NON SO NIENTE DI TE” di Paola Mastrocola


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EVENTI

1.       “ADHD: DIAGNOSI  PRECOCE  E  TRATTAMENTI”

Convegno ECM  per dipendenti ASL RMF
CERVETERI , 21 settembre 2013, Palazzo del Granarone – Sala del Consiglio Comunale
PARTECIPAZIONE GRATUITA

Programma:

9.45 ADHD – eziologia, aspetti clinici, funzionali e comorbidità

Prof. Paolo Curatolo – NPI Tor Vergata

10.15 Centri Diagnosi e Cura ADHD: protocollo diagnostico, Registro, follow-up

Dr. Panei Pietro – Ricercatore, Dipartimento del Farmaco, Istituto Superiore di Sanità

10.45 Farmacoterapia multimodale: efficacia dei farmaci per l’ADHD

Dr. Claudio Paloscia – NPI Centro di Riferimento ADHD Viterbo

11.15 Break

11.30 Presa in carico e organizzazione del Centro di Riferimento ADHD di Viterbo: la rete tra servizi, scuola e pediatri

Dr. Marco Marcelli – Responsabile U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile Viterbo

12.00 Il Bambino ADHD in età prescolare: riflessioni sullo stato dell’Arte

Dr.ssa Maria Grazia Melegari – NPI ASL RM A “ La Scarpetta “

Dott.ssa Barbara Manzi – NPI ASL RM A

Dott.ssa Magda Verdecchia – NPI Campus Biomedico Universitario

12.30 TSRMEE: presa in carico e organizzazione del territorio

Dr.ssa Francesca Ragazzo – NPI ASL CN 1

13.00 Light dinner

14.00 Indicazioni operative per la stesura di PEI e PDP nei casi di ADHD e comorbilità

Dott. Raffaele Ciambrone – MIUR Dirigente Ufficio VII° Disabilità

14.45 Approccio multimodale: percorsi terapeutici con i ragazzi e i genitori

Dr.ssa Antonella Pierini – Psicologa e Psicoterapeuta Centro di Riferimento Regionale ADHD ASL Viterbo

15.30 Indicazioni pratiche nella gestione alunno con  ADHD in classe e strategie per favorire l’apprendimento

Dr.ssa Angela Gaudio – Insegnante Psicologa e Psicoterapeuta Roma

Prof.ssa Rosanna Leardi – Insegnante

16.15  Break

16.30 L’ADHD nell’adulto,gestione del passaggio tra l’età adolescenziale ed età adulta

Dr. Giuseppe Quintavalle, Medico Psichiatra Roma

17.00 AIFA Onlus:  il ruolo dell’associazione dei pazienti

Sig.ra Patrizia Stacconi – Presidente Aifaonlus

17.15 Testimonianza di un genitore

Sig.ra Cristina Lemme

17.30 Campi di lavoro comune tra ADHD ed Autismo

Prof. Carlo Hanau – Docente di Statistica medica e di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari Università di Modena e Reggio Emilia

17.45 Funzioni dell’osservatorio sull’Autismo-ADHD. Realizzazione di progetti innovativi e messa a sistema delle reti di promozione della salute

Prof. Maurizio Munelli – Psicologo e psicoterapeuta,  Direttore Osservatorio Autismo-ADHD ASL RM F

Per le iscrizioni di questi ultimi compilare l’apposita scheda ed inviarla a registrazioni@aifa.it oppure via fax al numero 06 233 227 628.
Le iscrizioni sono ancora aperte e gratuite ma obbligatorie.

Per informazioni scrivere a referente.roma3@aifa.it   o telefonare al numero 335 173 0983.

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2. “Le problematiche comportamentali e cognitive di bambini e ragazzi con ADHD” – Seminario per educatori

VARESE 8,14 e 22 ottobre, Aula Magna dell’università Insubria, Via Ravasi 2

Argomenti:

“ADHD: che cos’è? come si fa la diagnosi e quali sono gli interventi terapeutici” – “Quanto possano essere invalidanti le comorbilità (DSA – DOP – OC, ecc)” – Dr. Cristiano Termine NPI, Università Insubria

“La terapia cognitivo comportamentale nella relazione educativa di bambini e ragazzi con ADHD (Strategie educative (token economy, time out, miglioramento relazioni e abilità sociali, organizzazione studio e compiti, ecc.)”

D.ssa Marta Sella, Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, collaboratrice AIFA

“La famiglia: chi sono e come vivono i genitori e i fratelli di bambini/ragazzi con ADHD? (difficoltà nella vita quotidiana e conflittualità) Astrid Gollner, Presidente AIFA Onlus Lombardia

“Laboratorio: esposizione di 2 casi  – discussione e indicazioni strategiche”  – D.ssa Chiara Luoni, Neuropsichiatra Infantile UONPIA Varese e D.ssa Marta Sella, Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, collaboratrice AIFA

 

Partecipazione gratuita, iscrizione referente.lombardia@aifa.it
opp 338 5921605

 

 

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3. “Ma sono davvero bambini monelli?”  Corso introduttivo sull’ADHD  per genitori insegnanti e educatori

BERGAMO, 11 ottobre, Aula Magna IC “A.da Rosciate”, Via Cordussi 7

 

Programma:
14.30 “Cos’è il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD), aspetto clinico, iter diagnostico” – Dott. Stefano Conte – NPI, Az. Osp. Giovanni XXIII, Bergamo
15.30  “La vita con un bambino ADHD: aspetti comportamentali e affettivo-relazionali del bambino ADHD nel proprio contesto sociale e indicazioni operative utili per sviluppare nei bambini strategie di autoregolazione dei propri comportamenti attentivi e cognitivi” – Dott.ssa Francesca Sgroi e Dott.ssa Simona Valoti – Psicologhe, collaboratrici Aifa
16.20  “La presa in carico del bambino con ADHD: il lavoro con insegnanti e genitori” – Dott. Gian Marco Marzocchi – Psicologo dello sviluppo, Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo & Università di Milano-Bicocca
17.0    “La normativa scolastica relativa all’ADHD”  – D.ssa Antonella Giannellini, Ufficio scolastico provinciale di Bergamo
17.30   “L’importanza della cooperazione tra scuola, famiglia e specialisti” – testimonianza di un genitore AIFA, Astrid Gollner – presidente A.I.F.A. Lombardia Onlus
17.45 – discussione finale
INGRESSO LIBERO, non è richiesta iscrizione

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STORIE VERE:
racconto della mamma di un bambino NON ADHD
Voglio farvi avere la mia esperienza.

Io credo che, e parto dal principio che ogni bimbo va difeso, rispettato,aiutato e sostenuto indipendentemente dal fatto che sia tuo figlio o no, che i bambini siano un dono prezioso, siano il nostro futuro e non debbano essere calpestati qualunque sia la loro dimensione, ed è anche per questo che non mi ritengo migliore di ogni altra mamma….

Dalla mia esperienza ho imparato che nella loro irrequietezza e vivacità i bimbi adhd hanno molto da dare anche quando diventano terribilmente incontrollabili. Bisogna trovare la chiave dei loro pregi ed io ringrazio ogni giorno il buon Dio per avermi fatto conoscere un bimbo ADHD….capisco però che per chi ci vive a stretto contatto è più difficile …

La mia avventura comincia quando il mio bimbo fa la prima elementare, scegliamo la scuola e cominciamo (premetto che io ho un solo bimbo)…

Già dopo la prima settimana il gruppo docenti comincia con le lamentele nei confronti del bimbo adhd con frasi del tipo ” questo bimbo è troppo irrequieto, non riusciamo a controllarlo, disturba il nostro lavoro, così non si può andare avanti, la classe è in continuo disordine, non se ne può più” . Solo dopo una settimana di scuola non si possono fare questi commenti da sentirseli ripetere poi tutti i giorni all’uscita davanti ai genitori e al bimbo in questione al punto da farlo piangere davanti agli altri bimbi e straziare i genitori così…

Comunque con questo tipo di discorso si arriva più o meno a febbraio quando succede di tutto e di più…il bimbo non viene tenuto mai in classe, viene sempre fatto stare in corridoio con i bidelli. I docenti,  in particolare una,  cominciano un “lavoro terribile”:  a dir poco mettono tutti i compagni contro il bimbo con frasi del tipo : lasciatelo da solo così impara,  nessuno deve diventare suo amico altrimenti la maestra vi punisce, nessuno si deve permettere a dargli i compiti così se resta indietro impara , dite a mamma e papà che devono andare ai carabinieri a denunciarlo perchè se non possiamo fare lezione è solo colpa sua” e no ricordo più quante altre frasi cattive del genere…

A casa poi mi toccava lavorare con il mio bambino per fargli capire che il suo amico non era così, cercando di non metterlo contro gli insegnanti…i genitori venivano continuamente aizzati contro il bimbo e contro i genitori dello stesso che venivano anche accusati di non interessarsi al piccolo mentre lo stesso è seguito da una equipe di psicologi e piscoterapeutici da ben 4 anni,…
Nasce nel frattempo nella più totale spontaneità un bellissimo rapporto di amicizia tra mio figlio e il piccolo e purtroppo essendo l’unico bimbo amico per lui è quasi un idolo, vuole le stesse merendine, gli stessi quaderni, le stesse matite, passano pomeriggi insieme a giocare e a fare i compiti con una serenità quasi irreale… e qui cominciano i problemi per me:  si abbassano i voti di mio figlio, mio figlio diventa di colpo bugiardo, irrequieto, isolato dal resto della classe perché era amico del piccolo…i docenti mi invitano ad allontanare mio figlio dal compagno se non voglio la sua rovina scolastica e nella vita…

Naturalmente ignoro questi discorsi e vado avanti a sostenere e rafforzare l’amicizia dei bimbi e a vedere più da vicino la sofferenza e lo strazio dei genitori quando si vedono il proprio bimbo preso per i capelli trascinato davanti alla classe…

A quel punto scattano le dovute denunce verso il docente che aveva fatto questo e il preside cosa fa? Chiede ai genitori di allontanare il bambino dalla classe per un periodo lasciandolo a casa finché la situazione non si tranquillizza cosa che loro fanno…si era intanto costituita una associazione di genitori per la tutela dei diritti dei bambini a scuola e cosa fanno questi? pugnalano alla grande facendo firmare a tutti i genitori della classe una lettera che doveva essere a difesa del bimbo ma che in realtà accusava lo stesso di essere la causa di disturbi comportamentali e insonnia e inappetenza per i traumi che subivano i loro figli dallo stesso a scuola…

Lascio immaginare a voi la disperazione dei genitori…assurdo, se ci penso ancora…e così siccome io non ho firmato la lettera e ho coinvolto alcuni genitori a non farlo giù contro di me, mio marito e mio figlio al punto da dovermi rivolgere ad un legale per tutelare mio figlio…

Ricordo che il momento più brutto era l’uscita di scuola quando io e la mamma del bimbo andavamo a prenderli a scuola e gli altri genitori si allontanavano da noi come se avessimo la peste. Ma era una gioia vedere i due bimbi che uscivano per mano da scuola già pronti per andare l’uno a casa dell’altro come solo i bimbi possono fare…
L’anno dopo abbiamo cambiato scuola e trovato un gruppo docenti veramente professionale: nessun bimbo ha mai saputo la problematica del piccolo …
Ci sono anche adesso i giorni in cui i quaderni, i libri volano per aria, gli zaini presi a calci ma il bimbo parla della sua classe come dei suoi amici, delle sue maestre con gli occhi ricolmi di gioia. E’ il grande amico di tutti.
L’unica espressione che usano i docenti è questa “oggi è stata una giornata no, domani è un altro giorno…”
Spero che questa mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno e che possa far comprendere ai genitori dei bambini NON ADHD che se si sta accanto ad un bimbo del genere si aiutano i genitori a vivere con più serenità e i bimbi a non essere soli perché la solitudine e l’emarginazione li rende più aggressivi e il calore intorno a loro che scioglie il loro fermento…
Stare accanto a questi piccolo si impara molto…
Ai genitori che hanno dei bimbi così mi sento solo di incoraggiarli a lottare sempre anche se so che non è per niente facile, ma loro sono genitori speciali come lo sono i loro bimbi….
Ribadisco ancora di non sentirmi speciale o migliore di nessun altro, sono solo una mamma…
Lettera firmata

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RASSEGNA STAMPA:

Articoli di interesse medico: “Test per bambini vivaci”

La sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione dei bambini (Adhd) è una delle malattie più controverse degli ultimi anni e, secondo molti neuropsichiatri, colpisce molto raramente: molti dei casi diagnosticati ovunque nei paesi industrializzati non sono in realtà Adhd.

I sintomi possono infatti essere confusi con facilità con una vivacità spiccata ma
normale o con altri disturbi cognitivi pediatrici. Su questo si innesta poi la polemica del farmaco consigliato, il metilfenidato o ritalin, una molecola della famiglia delle amfetamine che secondo molti esperti non dovrebbe mai essere somministrata a un bambino, anche perché non ne è noto il meccanismo d’azione.
Ora però le cose potrebbero cambiare, perché la Food and Drug  Administration, per la prima volta, ha approvato un metodo diagnostico strumentale, che dovrebbe aiutare a fare chiarezza almeno sulle diagnosi. Il sistema, chiamato Neba’s Health Device, si basa su una
registrazione dell’elettroencefalogramma che dura una ventina di minuti; secondo i produttori, la lettura di alcuni segmenti delle onde cerebrali di zone collegate alla concentrazione e all’attenzione, unita ai test psicologici e comportamentali già in uso, fornisce una diagnosi esatta, come è stato dimostrato nello studio realizzato per la richiesta di autorizzazione, su quasi 300 bambini di età compresa tra i sei e i 17 anni.

Nel frattempo molti neuropsichiatri stanno lavorando alla messa a punto di un’applicazione specifica della risonanza magnetica funzionale, come dimostra anche un altro studio appena pubblicato su “Psychiatric Research” e condotto dai neurologi della Columbia University su una ventina di bambini con Adhd e altrettanti sani. Se i dati clinici ne confermeranno l’attendibilità, la risonanza magnetica funzionale e l’elettroencefalogramma potrebbero essere impiegati anche nelle diagnosi di autismo e di altri disturbi che, se diagnosticati precocemente, possono essere affrontati con strumenti molto più efficaci rispetto a quando la diagnosi avviene dopo i due anni.
Agnese Codignola

L’Espresso  del  19-09-2013

NdR: aspettiamo ulteriori conferme medico scientifiche…….

                                                          

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Articoli Laughing : Sostegno scolastico, “l’obiettivo non è aumentare le ore, ma incrementare la formazione”

Salvatore Nocera (Fish) commenta la notizia del ricorso nazionale organizzato dalle famiglie: “L’arma è vincente, ma a doppio taglio: i docenti di sostegno potrebbero anche diminuire, se fosse adeguata la formazione dei curriculari. Così sarebbe integrazione”
07 settembre 2013

ROMA. Il ricorso collettivo è un’arma vincente, ma è anche un’arma a doppio taglio: la vittoria è quasi certa, ma n favorisce l’integrazione”: Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, intervistato da SuperAbile.it, commenta così la notizia del ricorso collettivo nazionale che si sta preparando contro il ministero dell’Istruzione, per l’inadeguato organico di sostegno assegnato negli ultimi anni. Un’inadeguatezza che peraltro Nocera conferma, precisando però che “per l’anno scolastico 2013-2014 l’organico di diritto è stato incrementato di quasi 30mila insegnanti: l’anno scorso avevamo 106mila docenti di sostegno di fatto, di cui però solo 65mila di diritto. Ora, il numero degli insegnanti resterà più o meno lo stesso, ma sarà ridotta la precarietà e assicurata così una maggiore continuità, fondamentale per gli studenti con disabilità”.

Le ragioni del ricorso nazionale, che si sta preparando in questi giorni, sono quindi legittime, perché il numero degli insegnanti continua ad essere insufficiente. “La questione però è un’altra – spiega Nocera – L’obiettivo non dovrebbe essere quello di aumentare gli insegnanti di sostegno, ma di formare quelli curricolari, oggi assolutamente impreparati a lavorare con la disabilità. In altre parole, nella scuola italiana attuale, quando un ragazzo disabile resta senza insegnante di sostegno è praticamente abbandonato a se stesso. Ma così non sarebbe, se i docenti curriculari ricevessero l’adeguata formazione, come da anni chiediamo al ministero”. La richiesta non dovrebbe essere quindi tanto quella di aumentare il numero degli insegnanti di sostegno, ma piuttosto quella di una maggiore integrazione degli studenti disabili all’interno della classe: il che sarebbe possibile , ribadisce Nocera, “se gi insegnanti fossero tutti formati a questo scopo e se il numero degli alunni per classe diminuisse”.

Il fatto poi che molti studenti con disabilità, nelle ore in cui non hanno il sostegno, tornino a casa, “è semplicemente vergognoso. Per di più, viola la legge 104, che vieta l’esclusione dalla frequenza scolastica a causa della disabilità”. Le previsioni per l’anno che sta per iniziare non sono comunque rosee: “Le famiglie si vedranno assegnate le stesse ore di sostegno dello scorso, non credo di meno. Ma, come sempre, in assenza dell’insegnante di sostegno i ragazzi saranno abbandonati a loro stessi”. (cl)

Se vuoi leggere l’articolo originale clicca qui: http://pressin.comune.venezia.it/leggi.php?idarticolo=34180

Press-IN anno V / n. 1962            Redattore Sociale del 07-09-2013

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ANGOLO DELLA LETTURA

“NON SO NIENTE DI TE” di Paola Mastrocola  (editore  Einaudi)

(Qualcuno ha la vita che vorrebbe?)
Fil (brillante studente universitario) non è dove dovrebbe essere e non fa quel che dovrebbe fare. Nessuno lo trova, ma lui non s’è perso. Un romanzo esuberante, un’irresistibile commedia degli equivoci in cui seguendo la storia e le sue giravolte, alla fine ci troviamo a seguire noi stessi.

Perché il tempo febbrile che ritma le nostre vite non è l’unico possibile: esiste anche un tempo di chi prova a inventarsi, nell’ombra, un’esistenza diversa.